Macché intrattenimento. Mai stata una showgirl. È un manifesto generazionale, un atto rivoluzionario, l'espressione di dissenso, il disappunto politico e umano. Capace di incarnare lo spirito della rivolta, un istinto primordiale ch'è fuoco acceso, sfogo impetuoso e fa cenere ch'arde per ore. E nella stanchezza e nella noia, nel disincanto e nella quiete successive all'amplesso già ripensa e pensa a quello dopo.
Troppo lontano. Troppo tempo.
Il richiamo era forte. Non avrebbe potuto essere altrimenti visto l'incipit viscerale: parole trasudanti voglia, conquista, libertà, dominio. Sentimenti tanto contrastanti a fare cerimoniale nero, invettiva e tregua, fuga e sosta. È avvenuto, lo scontro tra due personalità diverse, scosse e placate da movimenti chiari, inequivocabili. La distanza s'è annullata.
Troppo tempo.
È stata una battaglia a viso aperto, una sfida vinta e persa da entrambi. Nudi l'uno di fronte all'altra. L'uno nell'altra, emergenti ogni volta dall'oceano di rabbia e passione ch'è difficile tradurre se non invadendo, straziando. C'è il tempo in cui si cede e ci si concede, s'abbassa la guardia, ci si abbandona, ci si lascia e le distanze s'allungano di nuovo.
Troppo lontano.
Musiche di
Joan as Police Woman
e
Terry Callier.
Troppo tempo.
È stata una battaglia a viso aperto, una sfida vinta e persa da entrambi. Nudi l'uno di fronte all'altra. L'uno nell'altra, emergenti ogni volta dall'oceano di rabbia e passione ch'è difficile tradurre se non invadendo, straziando. C'è il tempo in cui si cede e ci si concede, s'abbassa la guardia, ci si abbandona, ci si lascia e le distanze s'allungano di nuovo.
Troppo lontano.
Musiche di
Joan as Police Woman
e
Terry Callier.