lunedì 21 gennaio 2013

fuga

Ecco, tu sei stato così per me: quell’essere di sesso diverso, così vicino che pare abbia nelle vene lo stesso tuo sangue, che puoi guardare negli occhi senza turbamento, che non ti è né di sopra né di fronte, ma a lato, e cammina con te per la stessa pianura... e così pensi che sia, così sai. Io avrei capito. Io t'avrei frenata. T'avrei saputo consigliare pur sapendo che i consigli son poco ben accetti. Quando vuoi che gli eventi seguano te e non il contrario. Quando corri bene e non ricorderai se non la strada che scorre sotto i tuoi piedi e le distanze che riuscirai a coprire, ti guarderai indietro e non scorgerai se non la tua ombra, veloce, più veloce. Non ti annoierò coi se, coi poi, ché quelli verranno e faranno da altalena qua e là, oltre le frontiere e entro il tuo personale confine al di là del quale potrai andare se vuoi, ora, o mai più. 
Via da ogni banalità, lontano da ogni evidenza che ricade sotto i nostri occhi come naturale e logico inseguo il vero, è lontano e devo percorrerlo a passi lunghi, indagarlo con mani curiose e profonde, in mezzo ad ombre e appena accennati chiarori lunari, gli stessi attraverso i quali indaghiamo la nostra reale natura, non quella abbagliante del mattino, ma quella nascosta e umbratile, intima e fonda. È allora che tu scopri, se venir fuori dal nascondiglio e fuggire, o rimanere e ammuffire.




passo iniziale tratto da epistola di Antonia Pozzi a Vittorio Sereni

ah, io me ne vo con questa

16 commenti:

  1. Via, via, vieni via di qui,
    niente più ti lega a questi luoghi,
    neanche questi fiori azzurri...
    via, via, neanche questo tempo grigio
    pieno di musiche
    e di uomini che ti sono piaciuti...

    RispondiElimina
  2. Fuggire è cosa saggia e creativa. Giova ricordarlo ogni tanto.

    RispondiElimina
  3. impossibile. da quando è uscita la versione .13 tutti confini sono stati rinchiusi un Truman Show dentro l'altro come le matrioske.
    volendo puoi istallare un'utility pirata che ti insuffla sostanze esilaranti ma fugaci.

    RispondiElimina
  4. con o senza disonore. ma si ammuffisce anche in latitanza.

    RispondiElimina
  5. Figata l'immagine. Io sono alla fine della scalinata che t'aspetto eh?

    RispondiElimina
  6. guardare sempre dove sono le uscite...

    RispondiElimina
  7. Tutto questo tormento...per poi morire sulla neve.

    RispondiElimina