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Non ha mai avuto confini precisi, né uno svolgimento e nemmeno una collocazione inconfondibile. Inutile sarebbe datarla o attribuirgli un luogo di nascita. Lei è un'opera frammentaria, separata in tanti spezzoni sparsi così in uno spazio nero, a volte talmente sbiadito che potrebbe assumere forma di nebbia. Ma la nebbia non ha forma. Oh, sì che ce l'ha ed è l'unico esempio di materia che le si incolla sulla faccia, appesantisce i capelli, schiaccia le spalle e allo stesso tempo solleva una decina di centimetri dal terreno, ne avverte la sostanziale, grigia, umida carezza e vaga con lei, dentro lei, su di lei, in lande desolate, ma in mezzo a tanta umanità e molta più massa animale. Anche gli inanimati acquistano una propria esistenza in mezzo alla nebbia, tutti confusi, tutti sfumati.. steli d'erba che si ammassano sotto i suoi piedi, ghiaia fine che s'ispessisce e si compatta: una lunga traiettoria di passi che sarà bene dividere in tappe cosicché si possa evitare di urtare un barattolo di colore e di sentirlo rotolare a imbrattare e violentare quel paesaggio delicatamente tratteggiato. Lei sa distinguere. Lei è in grado di riconoscere la superficie dell'anello di congiunzione tra volere e potere. Lascia al caso il più delle occasioni: è incredibilmente piacevole abbandonare enfasi e artificio e far sì che, unica guida sia la figura a lei più familiare, la sua natura. Sarà questa a dar rifinitura al suo manoscritto? Molto improbabile. Aderirà totalmente al suo ambiente, vi si mescolerà in maniera gioiosa, in esso si stranierà e da esso sarà vinta. Così facile ammalarsi, guarire, riammalarsi. Salire, precipitare, risalire.
Tutto è sensazione di ostacolo che bisogna vincere: io e il monte siamo; altro no. E non devo esser che io, in vetta.
Scipio Slataper
La nebbia a me dà sempre un senso di inadeguatezza. Mi domando "e se dopo sparisse tutto?" tra l'altro non essendo certo che potrebbe esser peggio di com'era prima.
RispondiEliminaio mi ci ritrovo molto… sarà perché mi somiglia :D oh, dalla nebbia son usciti due squali? :p
Eliminaoddio, non me ne ero mica accorto del primo
Eliminaè pure bello grande :/
EliminaI lavori con te come protagonista mi piacciono sempre tantissimo...buon segno.
RispondiEliminalo penso anch'io anche senza lavori *
EliminaPerchè sei brava...
EliminaLa nebbia è poetica, vederla dalla finestra di casa, e non vedere nulla... a parte quando vado in auto, anche vicino a casa, il panico si impossessa di me, ma anche per il ghiaccio, la neve, la pioggia sferzante. Panico, sono panico ;)
RispondiEliminap.s. e dopo due squali, ecco un alligatore (be', il tuo squalo, mi ricorda un vecchio memorabile Paz... grande).
ispiro, espiro, giù ;) paz un po anch'io
Eliminabellissimo !!!
RispondiEliminaIn effetti la nebbia ispira lo svolgimento di sforzi sovrumani.
RispondiEliminaattenua la sensazione di tensione… ;)
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