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Once I was the Dreamer
Now my dreams are past and gone
like the Waves along the Shoreline
to the Isle that is no one
Ho deragliato. In un crescendo d'esplosioni, ebbra di gioia e cupa di disperazione, sgorga l'urlo liberatorio e frano. Sempre più in basso. So, son certa, ci sarà un appiglio, ma lo evito accuratamente. A volte è bello ignorare la salvezza. Ci si sente liberi di rovinare. Free from their disillusioned minds. Fra eterne contraddizioni all'ombra di qualche rassicurante sostegno esterno. S'assottiglia l'enfasi in un dolce, tragico finale, quasi ricamato finemente, su stratificazioni e stratificazioni di dolore reale o immaginario. È un arabesco onirico, preludio alla drammatica impennata, una elastica, cadenzata ultima fuga. Dopo l'eccitazione la rasserenante caduta.
Solo recitando la propria infelicità si può superarla.
Elias Canetti.
di solito la parte davvero interessante è quella che avviene quando ci si risveglia dal sogno...
RispondiEliminaAh, ecco perché tendo a riaddormentarmi.
RispondiEliminae così a garantirti un ulteriore risveglio!
Eliminafuuuuuurba!
;-)
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