martedì 29 novembre 2016

Penumbra.

Come Giano. Bifronte. Futuro e passato. Gettati qua e là. Sguardo all'uno e all'altro. Covo segreto. Cerco. Scovo. Ti accarezzo forte. Prendo colore e intingo arti. Realizzo molteplici sfumature  psichedeliche che si mischiano all'aria gelida, dissipano il calore e creano magia. Temperano, stemperano. M'insinuo. È strana e curiosa. Apprensione e suggestione. Ma è sinergia vitale. Che trova materia grezza e rende pregevole. Almeno per il tempo di un orgasmo. O quello per finire un cheese-cake. O per una scarpinata lungo un sentiero di montagna innevata. E tutto nasce dall'incertezza, dal grigio titubante, dal timido risveglio, dall'invisibile presenza.





The trip. Still Corners. 6:14 minuti. Quello che dicevo applicato a musica.

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