lunedì 26 luglio 2010

inconcepibile


Perché ti ostini a crogiolarti nella critica improduttiva io ancora non comprendo. È vero invece che se invece tu avessi il coraggio di dar sfogo alla schizofrenia compositiva che ti caratterizza potresti venir fuori finalmente dalla precarietà nella quale ti dibatti. Meglio il carcere o l'esilio che il falso privilegio fatto di compromessi e aspirazioni inespresse. Più onorevole dar corpo alla tua potenza illuminante, è un'epoca così buia e morta. E invece continui a sedere comodo e intanto a logorarti nel penetrante senso di colpa. Senti la responsabilità del tuo tempo? E allora diventa preconizzatore della verità. Non chinarti a cercare l'ordine imperioso, non porgere la spalla alla mano nemica. Rialzati invece, spalanca la porta e avviati. Ma non senti il profumo della gloria, della libertà e delle avventure che potresti vivere se solo decidessi di riaprirti al mondo e frugare deciso nei progetti lasciati nel cassetto? Sì che lo hai il tuo naso. È proprio dove dovrebbe essere! … come se niente fosse si trovò di nuovo al suo posto, ossia precisamente fra le due guance…

16 commenti:

  1. io lo sposto all'occorrenza… lo ficco dappertutto! :)

    RispondiElimina
  2. Come se qualcosa lo trattenesse, lo intrappolasse e lo facesse arrendere, sotto sotto.

    RispondiElimina
  3. Spettacolare....quello che stiamo cercando di fare è davvero recuperare l'uso dell'olfatto.
    Far spaziare i sensi e rinchiudere per un po' la ragione.
    Vorremo sempre tutto diverso...forse potreo partire noi stesse dall'essere diverse...che retorica congiunta...sembra sempre tutto così chiaro e semplice, così caotico e intrecciato...serve essere presenti nel presenti, ma con menti astratte..bè...tutto è abbastanza complesso.

    Buona settimana iO e Alice

    RispondiElimina
  4. la critica improduttiva non sempre è così inutile. o forse sì?
    e poi può sempre servire nelle pause della schizofrenia compositiva!

    RispondiElimina
  5. @ Marco: azz… bella interpretazione! l'importante è che costui/costei non si auto-abbatta-auto-seppellendosi-sempre-più! ;)

    RispondiElimina
  6. @ Juliet: sotto sotto una coltre spessissima di indifferenza e di atroce passività! ;)

    RispondiElimina
  7. @ Alice e…: ci riusciamo? o ! ci s'imbatte in muri di critica-piediperterra-troppoperterra! Profumi, suoni, visioni… mi/ci aspettano!

    RispondiElimina
  8. bel senso dell'olfatto! :) liquido Ernest!

    RispondiElimina
  9. Però se resta seduto si può godere una conca a forma di chiappe d'elite (Homer Simpson docet). Certo molto meglio lasciare ad Homer la conca e prendere e partire sempre... Verso nuovi orizzonti.

    RispondiElimina
  10. Accetto sempre come legge divina il consiglio e l'insegnamento dell'Hom-hom-homer! :) birra e rutto libero, però a volte armiamoci (non di cemento) e partiamo! ;)

    RispondiElimina
  11. se solo le persone capissero che muovendo un passo fuori dal cerchio precostituito per loro da altri sarebbero piu' felici... se solo il messaggio arrivasse forte e chiaro! ma le persone sono chiuse dentro le loro scatoline di cartone e non solo non sanno dove e' il loro naso, ma non vedono piu' in la del cortile di fianco

    Ottimo post

    Clelia

    RispondiElimina
  12. quoto Clelia, spesso mi sento schiavo del mio cerchietto segnato a terra con un gesso
    grazie petrolio per la riflessione

    RispondiElimina
  13. @ Clelia: è proprio all'indifferenza e alla mancanza di curiosità che mi riferisco. Una buona dose è necessaria e dà sapore, non quella morbosa, naturalmente, ma la fame di cultura e opinione altrui è grande pregio!

    RispondiElimina
  14. @ Ruz: di nulla! prego, invadi pure! :))))

    RispondiElimina