Come pupilla, nera; come pupilla, succhiante
la luce - ti amo, perspicace notte.
Dammi voce per cantarti, o progenitrice
delle canzoni, nella cui mano è la briglia dei quattro venti.
delle canzoni, nella cui mano è la briglia dei quattro venti.
Chiamando te, glorificando te, io sono soltanto
una conchiglia dove ancora non s'è taciuto l'oceano.
una conchiglia dove ancora non s'è taciuto l'oceano.
Notte! Ho già scrutato a sazietà nelle pupille umane.
Inceneriscimi, nero sole - notte!
Inceneriscimi, nero sole - notte!
Non rimarrò ferma, e vedervi camminare. Non son fatta per stare a guardare, transenna a impedire o permettere il transito. C'è in me una forza che si fa strada. Passo dalla terra all'aria. Mi faccio goccia nella nuvola e piovo, dinamica e bella, a sbocciar fiori nel mondo, grandi e multicolore, ci sopravviveranno e creeranno un insieme e una comunione capaci di cambiare presente e futuro. Ti pare che io sia immobile? Vedi piatto? No, ci spostiamo e andiamo verso un fine ultimo. C'è un ordine interno in nome del quale opera il mistero solenne che scorre e attraversa il buio bulbo dei tuoi occhi. Vi aderisco spontaneamente e percorro al contrario la storia, dalla generazione all'accoglienza al disfacimento. Calpesto quella polvere e la sommuovo ed essa viaggia insieme a noi e tu con me. Chiediglielo. Che ci riveli i suoi segreti. Quando e come sia scaturita dalle stelle e sia ricaduta ad illuminarci, per trapassarci e vincerci, per abbatterci e perdersi con noi, su di noi.
Versi di Marina Ivanovna Cvetaeva
Dio, come sento mie queste tue parole. Spaventosamente belle, come solo tu sai fare. Riferimento ai fiori anche tu? Curioso!
RispondiElimina"Vedi piatto? No, ci spostiamo e andiamo verso un fine ultimo"
RispondiEliminagrande milena! :)
RispondiEliminap.s.: tra un evocazione e un'altra, quando torni tra noi comuni mortali butta 'n occhio alle mail, mannagg... ahah! ;-)
giovedì c'è il tuo renoir!
besos :*****
Pur senza essere sfrenatamente psichedelico, mi par di intravedere un orizzonte piatto che, come tutti gli orizzonti, tu più ti avvicini e lui più si allontana, sia di gionro che di notte. E non lo afferri mai tipo il bastone e la carota.
RispondiEliminaSembra di vedere una nebbia tipo "tempo stabile in val padana". O forse è solo polvere?
Quella del tipo "polvere siamo e polvere ritorniamo"?
O magari è solo polvere di stelle!
@SerVlad: anche tu? ora salto di là!
RispondiElimina@Cawarfidae: se ci fosse…
RispondiElimina@RobyDick: il mio Renoir… / interessano poco i miei! 666)
RispondiElimina@Gianni:son già polvere in movimento con le correnti, mi ricompongo momentaneamente e mi decompongo subito dopo.
RispondiEliminano no mile', interessano eccome, a me anzitutto!
RispondiEliminache vuoi fare, hai scelto le strade più difficili da percorrere? e su quelle c'è meno folla ;-)
occhi neri
RispondiEliminadenti neri
capelli neri
faccetta nera... No! Cazzo!
piedi neri Sì, ecco.
Più nero del nero del batacchio di un manzo in una notte senza luna...
RispondiEliminaMi è tornato in mente Il grande Lebowski.
Mai fermarsi, Petrolio.
@RobyDick: è la semplicità a rovinarci la vita.. se scegliessimo tutti la via più critica, tutto andrebbe meglio. Che poi difficile.. mah, solo meno immediato, ma molto, molto più soddisfacente!
RispondiElimina@JackDoppioJack: piedi neri su percorsi in salita ripida..
RispondiElimina@MrJamesFord: capita.. in estate poi, almeno per me, riemergono facilmente mucillagini che in inverno vengono spazzate via da acque tempestose.
RispondiEliminaIndizi
RispondiElimina-Marina Ivanovna Cvetaeva
Come spostando pietre:
geme ogni giuntura! Riconosco
l'amore dal dolore
lungo tutto il corpo.
Come un immenso campo aperto
alle bufere. Riconosco
l'amore dal lontano
di chi mi è accanto.
Come se mi avessero scavato
dentro fino al midollo. Riconosco
l'amore dal pianto delle vene
lungo tutto il corpo.
Vandalo in un'aureola
di vento! Riconosco
l'amore dallo strappo
delle più fedeli corde
vocali: ruggine, crudo sale
nella strettoia della gola.
Riconosco l'amore dal boato
- dal trillo beato -
lungo tutto il corpo!
mi viene solo questa assonanza discordante, ... Capelli scuri per cogliere il vento Non per velare la vista di un mondo freddo..... Sweet little words made for silence ... mah!
RispondiEliminamolto ..particolari i versi di Marina Ivanovna Cvetaeva.
RispondiEliminaVedere piatto: a volte mi piacerebbe avere il lusso di vedere piatto, ma nel caos + caos, come si fa?
Avanti così: sei grande :)
@Giardi: è proprio un giallo…
RispondiElimina@Teti: in assonanza con Lhasa sulla quale, per la quale, tra la quale, alla quale, per la quale sto scrivendo un 'post'… il gruppo non è proprio tra i miei preferiti, ma quella donna somiglia molto a me qualche anno fa, io nel freddo (abbagliante di neve) ritrovo e riperdo me stessa!
RispondiElimina@Chaillrun: a me capita negli intervalli in mezzo alla confusione e al disequilibrio, il piatto serve a farmi notare con più efficacia le asperità tanto amate.
RispondiEliminadavvero particolari!
RispondiEliminaHo il sospetto che un fine ultimo non ci sia... questo non impedisce di muoversi, e cambiare presente e futuro.
RispondiEliminaIl fine ultimo è quello di ogni giorno, l'ultimo e il primo dei miei desideri.. e potrebbe corrispondere al tuo cambio di oggi, ieri e domani, in quest'ordine o inversi!
RispondiEliminaNel tuo vibrante esistenzialismo intravvedo ora anche toni intrinseci di forte naturalismo.
RispondiEliminauhhhh naturalista… tra un po', orso son già, mi intravedrete, solo, aggirarmi sulla spiaggia della riserva di Torre Guaceto… :)
RispondiEliminaGià.. "Chiedi alla polvere" Camilla Lopez ;)
RispondiEliminaFantastico… anche nel fallimento, Fante/Bandini! :)
RispondiEliminaOcchio non vede...
RispondiEliminase non si avessero qualità feline..
RispondiEliminaC'è un ordine intero e esterno, che fanno la pioggia e le lacrime, di gioia e di tristezza, secondo il tempo..
RispondiEliminaBellissimi i versi di Marina Ivanovna Cvetaeva, e anche quel blu notte con cui li hai riportati, ma stavo diventando orbo e ho dovuto, sob, evidenziarli per poterli leggere! Pensa Milé che invece la scorsa notte avrei preferito anch'io proprio una sana insonnia piuttosto che quel susseguirsi di sogni relativi al documento che dovevo rivedere oggi e sul quale si abbatteva l'ira di colleghi che invece me lo volevano strappare sotto il naso!
RispondiEliminaPer fortuna oggi il documento l'ho rivisto senza strappi, e anch'io come te ora che mi sento scarico vorrei trasformarmi in goccia e successivamente piovere...mamma che bella questa figura...sei grandiosa amica mia!
Un abbraccione nichesco (eheh prima o poi ti tocca provarlo) :-)))
@Mirino: abbastanza vero.. a me funzionano al contrario però :)
RispondiElimina@Nicocarissimo: scarica sì, mi sa che una scarica da parte della tua stretta mi farebbe benissimo. Ma di vacanze non se ne parla! Un abbraccione virtuale a te/Maria *****
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