Di star meglio per andare.
Di vivere meglio per non tornare.
Di capire ancor più per lasciarsi andare.
Le simmetrie le ho sempre odiate.
Le rime, le unioni forzose, le combacianti, le indissolubili.
Agli inizi, no. Tutto sembra talmente naturale e spontaneo che apri fiduciosa, ma poi più leggi, più assorbi, più tutto diventa inafferrabile, impalpabile, intraducibile. 'E tu non afferrare. Non stringere. Non appropriartene'. Comincio a deconcentrarmi, ma è evidente, dove prima si intuiva un'ombra appena accennata, c'è una montagna di polvere che s'agita e m'agita. La sostanza di quel che sono stata o che avrei potuto essere e non son stata, quella che allude ed elude. Annulla e s'annulla. Nega e si nega. Non dice nulla. Afferma tutto. E s'estende sul tutto, me compresa, m'avvolge, con me si fonde, ci supera, umiliandoci, sublime ed evanescente e sospende. Per sempre. Qui sì, quella continuità acquista un senso: essenza, assenza, emergo e scompaio, vertigine e profondo equilibrio. La voce svanisce e l'opera si compie. Chiudo.
Di trattare tutto col giusto tocco.
Di assottigliare il sottile confine tra due diffidenze.
Di fondere i due.
Voglia poca.
nulla che sarà e il nulla che è stato
Mark Strand
venerdì 28 novembre 2014
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Smettere di cercare è morire. Ma anche morire è un modo di cercare.
RispondiEliminaTrovare definitivo.
Eliminaun gran bel tocco con quel giro asimmetrico che ti contraddistingue
RispondiElimina"È vero, come ha detto qualcuno, che
in un mondo senza paradiso tutto è addio.
Sia che tu saluti con la mano o no,
è addio, e se non ti salgono lacrime agli occhi
è addio lo stesso, e se fingi di non accorgerti,
odiando ciò che passa, è addio lo stesso."
Mark Strand
Adoro.
RispondiEliminaMamma che palle la simmetria
RispondiEliminaQuelle si spera lo siano abbastanza.
RispondiEliminaIo sono l'asimmetria fatta persona.
RispondiEliminaConcordo su tutto.
grandioso strand...
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