Non sai eppure sei obbligato a porti la domanda. Tu in primo piano. A studiare il suo animo, ad animare il suo già morto desiderio di vita o a seppellire il suo intento. A vivificarne o ad abbatterne definitivamente essenza e simbolismo. Hai un ruolo fondamentale e te ne rendi conto solo alla fine, quando stai per scomodarti e abbandonare l'evidenza specifica: un reale che apre e si apre nell'immagine. L'albero che cede il suo frutto e salva in fine, col gusto della natura, della semplicità; la terra che accoglie materna e ripulisce, ricopre, riappacifica. Ripensi. Rivivi. Ritorni. Riscopri così una vitalità mai sperata, quasi immaginata e mai realizzata. Cosa era avvenuto prima? Non vuoi saperlo? Cosa succederà? Non sei in grado di vederlo? Perplesso, interrogativo, alla ricerca di ascolto e di contatto, è l'uomo, sei tu che non rinunci al dubbio e non sei capace di scegliere la conclusione ideale. Potrei aggiungere altra storia, io padrona della trama, riempire ogni interstizio, accettare l'invito e accostare un'altra portata. Ma decido di sposare l'essenzialità della sua arte, limpida e pura, cristallina e silente e scatto l'ultimo fotogramma, senza rimuovere e contornare, lasciando che viva senza cornice a tutto fondo, su una tela che si innesti alla perfezione nel circostante, una pellicola priva di nero e buchi, una sequenza unica che continui a trasmettere vita, cinema, poesia…
Il capitano Gino
6 ore fa
Ah, l'assaggio.
RispondiEliminaUn momento magico nell'approccio ad un'altra realtà.
E si sente sapore d'estate.
Verissimo!
RispondiEliminaLa scena ricorda un po' questo video.
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=bwpW9oH9taw
E' un bel film?
Grazie per la fiducia. Ricambio.
@MrJamesFord: sì lo sento anch'io e voglio pensare che sia calore buono a pensar e far bene! ;)
RispondiElimina@Ernest: :)
RispondiElimina@46+2: Mamma mia Just, uno dei video più misteriosi della storia della musica! Mhhh… a senso non saprei: la forza di immedesimazione, l'empatia dei passanti, la sensibilità di uno sconosciuto che ti chiede perché e vuol entrare in contatto con te, ma sì dai… devo dire che hai centrato, Kiarostami è un regista che mi colpisce sempre, profondamente. Vedilo e poi mi saprai dire.
RispondiEliminaBenvenuto, i commenti mi guidano sempre, e così vado a trovare gli autori e rimango volentieri. :)
A me colpisce molto la figura del dubbio. Del restare attoniti, sospesi, estraneati. Sarà che vedo me.
RispondiEliminaGrazie a te della chiacchiera. :)
che film è? non posso vedere il video.
RispondiEliminaalt! sì, ho capito qual'è. devo vederlo, ok, ho capito anche questo. :)
Qualcuno diceva che tutto l'universo si manifesta in una foglia o in un frutto.
RispondiEliminaL'immagine rende palpabile questa cosa, così come le tue parole: ripensi, rivivi, ritorni.
che viaggio!
RispondiEliminail tuo post, il film, il video di Just e il suo testo, i blog di 46+2 e i commenti!?
astemia non ce la posso fare__ qual'era la domanda?
(torno in seconda sessione, meglio dopo l'aperitivo, col fresco:)
L'essenzialità... dote preziosa!
RispondiElimina@46+2: bè sì probabilmente quella è la normo-reazione! :) ma dopo tutte le stranezze capitatemi, forse mi sarei sdraiata accanto a lui e basta ;)
RispondiElimina@RobyDick: XXXXD non avevo notato non l'avessi visto! ;) *
RispondiElimina@WebRunner: caspita… è vero, m'è bastato guardare quel ramo di ciliegie! che frutto stupendo e che colore vivo! ;)
RispondiElimina@Teti900: ma come credevo tu fossi 'ebbra' tutto il tempo come me! :)
RispondiElimina@MagneTico: Kiarostami è così… essenziale. Scarno. Spoglio eppure così ricco e 'adorno' e profondo. IO sono la contraddizione fatta persona, lo so. :)
RispondiEliminaNon mi sembra, ma se lo dici tu!
RispondiEliminaIo, l'ho detto? :)))))
RispondiEliminaPura essenza di vita, di storia, di cultura!
RispondiElimina"sei tu che non rinunci al dubbio e non sei capace di scegliere la conclusione ideale".. mi ritrovo e poi mi perdo.
RispondiElimina@AdrianoMaini: un centrifugato molto vitaminico quello di Kiarostami! ;)
RispondiElimina@FulvioStrano: io faccio la stessa corsa. Andata e ritorno, destra e sinistra, giù sù... ehm vabbè :) mi son persa
RispondiEliminaproprio oggi ero sul ciliegio. come ogni anno mi concedo questo momento. il sole basso, tutto è dorato, c'è un vento tiepido che asciuga il sudore e io tra i rami come il dylan thomas della celebre poesia. i rubini gustosi che scrocchiano in bocca, lo sguardo che fugge tra le colline. questa è la felicità. kiarostami è stato uno dei miei grandi amori. grazie del post
RispondiEliminaIo ho bisogno di assaggiare una donna...
RispondiElimina@Eustaki: la tua stessa gioia per il momento non posso condividerla perché i miei sono timidi, ma fruttuosi e giovani alberelli.. quasi quasi però potrei tentare di salire su qualche albero dei vicini. Basta scavalcare il muretto a secco e grande è la gioia di salire in cima come da bimba: la paura di essere scoperti, e l'audacia di un'età meravigliosa. ;) di nulla Kiarostami anche nel mio cuore
RispondiElimina@InneresAuge: in effetti il paragone calza... e il nocciolo lo puoi anche mandar giù, i problemi vengon dopo! :)
RispondiEliminaCerti noccioli a volte rimangono in canna!
RispondiEliminaPs ti ho risposto di là
;) e sputa!
RispondiEliminaCiliege rosse pasoliniane ...
RispondiEliminaBuonissime e differenti, molto differenti!
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