Ho trovato un amore
che brillava d'innocenza
nel cuore scuro del ghetto
Bello che ci sia una mescolanza di colori, esprime una moltitudine, traduce una solidarietà e una riconoscenza non misurabili, è un gesto d'amore collettivo. Brava. E io pensavo di aver fatto solo un buon ritratto. Mah… Praticamente non voluto. Assolutamente non cercato. Appena l'ho visto, gli ho chiesto: vuoi posare? Semplice. Immediato. Sillaba: sì. È leggero. È sporco di petrolio. Non pretende di esser ripulito. Si mette comodo e aspetta. Io sistemo tutto il materiale, inclino un po' il cartone su cui ho deciso di lavorare e comincio. Dopo appena cinque minuti, comincia a muoversi. Si sposta. Mi guarda in tralice. Traballa. Ma fiero, cerca di mantenersi in piedi, giocando su un accurato espediente, destro, sinistro, destro sinistro. Un ripido e fugace raggio risalta l'inferno. Una traccia. Ora la vedo. Nella dolcezza degli occhi, pericolosa, spinge verso l'esterno la rabbia e una domanda: vuoi salvarti? Sofferta. Orrore. Non ho l'ardire di rispondere e il risultato della mia vigliaccheria è una pennellata crudele sui suoi pensieri. Ma quelli non si cancellano, anzi, sotto l'ala spenta e scura sembrano sottolineati e acuita è la ferita dello spirito. Spruzza fuori un fiotto di verde intenso. Ribrezzo. Dolore. Differenza incolmabile, vuoto deprimente. Resisto. Rispetta. Colpevole. Innocente. Oppone. Questa volta attacca per primo: vuoi giustificarti? Sub-cultura. Imperante. Il ritratto non è finito. Stacca ed asportate il cancro che avete esportato.
versi di Barolong Seboni
Sento tutto il veleno di una ferita.
RispondiEliminaSputa fuori e riparti, Petrolio.
Ti si addice di più la tempesta del sole che non le tenebre della notte.
@MrJamesFord: ho risentito un amico africano, un novello Basquiat, un genio nella sua arte e mi sono ricordata di lunghe e affannate discussioni (in realtà concordi, quasi su tutto, solo non accettavamo l'uno la vena della carità, l'altra la negazione della vendetta) e intanto io lo ritraevo perché nulla è più bello dei loro occhi, delle loro mani, dei loro capelli, dei loro piedi, ci trovi più bianco/nero che in un viso pallido!
RispondiEliminaSporco di petrolio: e te pareva!
RispondiEliminaL'inizio post mi faceva pensare alla posa di quella del titanic (Kate?) quando si fa ritrarre nuda dal giovinastro.
Per il resto grandi allucinazioni come sempre
e a volte serve il buio
RispondiEliminaper trovare la luce
Con te
RispondiEliminaTu ti allontani
Dal molo
mi saluti
Il cielo mi stringe la mano,
un passeggero della nave e' il mio sguardo
gli altri passeggeri a bordo
leggono
in mare
Io sono con te,
E la sabbia
scorre lieve
sulle mie parole.
Ali Abdollahi
@InneresAuge: nooooooo! il titanic no! Non l'ho mai visto! non me lo citare! :PPPPP
RispondiElimina@Ernest: spesso… ;)
RispondiElimina@Giardi: che meraviglia! *
RispondiEliminanegra pelle su tela
RispondiEliminadivien più bianca e impavida
che l'anima nostra
così dura nera orgolgiosa
sporca, e lor anime pulite
no, artisti!
L'aria di quel deserto, da me scoperto - virtualmente - da poco, può fare del gran bene anche all'anima!
RispondiEliminaCi trovi più bianco/nero che in un viso pallido! Allora non mi hai mai visto a fine stagione estiva con l'abbronzatura del ciclista ;)
RispondiElimina@JackDoppioJack: di sicuro risaltano maggiormente e non hanno bisogno di cornice
RispondiElimina@AdrianoMaini: quel deserto è cura certa
RispondiElimina@Alli: rettile abbronzato, no, non riesco proprio a immaginarti, su bici sì però :)
RispondiEliminaDemo che?
RispondiEliminapazzia! :O
RispondiEliminaVolevo incidere un demo: 'crazia'. Ma temo che non incontri, però.. [bacio socia imbrattata di petrolio bello]
RispondiEliminaincontrerebbe sicuramente me… a te che vivi e sorvoli la piattaforma e ogni tanto ti intingi (:)=abbraccio
RispondiEliminaPerò a me essere un viso pallido occidentale piace, e anzi ne sono (senza razzismi) orgoglioso: rivendico la (rarissima) presenza anche fra noi di bontà, generosità, onestà, mitezza e intelligenza, anche se è innegabile che siamo circondati (e rappresentati) da tante sottomerde.
RispondiEliminaVoglio tanto bene a tutti i fratelli umani di questo pianeta, di qualunque colore essi siano, ma non mi sono mai riconosciuto in slogan del tipo "vorrei la pelle nera" (anche se l'abbronzatura mi dona tantissimo...) :)
Leggo, rifletto, mi rabbuio, vedo il video e sgrano occhi e orecchie, rileggo, penso che il petrolio sia inequivocabilmente nero, però se cambio prospettiva lo vedo luccicare di luce propria...o è un riflesso?
RispondiElimina:-)
@ZioScriba: sì, mi rendo conto, ma sempre più evidente è la 'nostra' poca originalità, biancume, pallidaccio e malsano! È un'esagerazione naturalmente, perché? Perché sono particolarmente pessimista (nera)!
RispondiEliminap.s. io fin da piccola sento di esser nata nel continente sbagliato! o.O
@Mark: anch'io… ho sempre pensato che nel pessimismo si possa trovare quel riflesso di cui parli tu, perché 'credo' (sottoponendo a cicliche riflessioni e continui ragionamenti anche questa pseudo-sicurezza) che dicendo che vada tutto bene sempre non si faccia un particolare bene a nessuno… specie quando, come oggi, tutto va a 'puttane' nel vero senso della parola!
RispondiEliminaIl video… meraviglia riflesso della coscienza di un genio al cospetto del mondo 'Z', di Costa Gavras, e musica che ve lo dico a fare? Tutta la frenesia che io ODIO! ;)