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Avrebbe potuto essere l'impossibile. A tutti sarebbe apparso come il paradosso. Immaginate una linea retta che congiunga due punti A e B. Pensate a un percorso. Pensate a un sognatore che dal punto A desideri raggiungere il punto B nel minor tempo possibile, evitando traffico e intasamenti, semafori e inquinamento. Il desiderio, l'anelito d'esser freccia che percorra una distanza infinita in tempo finito. Tale rimarrà. Sogno. Perché forse quell'uno dopo innumerevoli prove, tantissimi rompicapo, raggiungerà la sua meta? Applicando il meccanismo del continuo inseguimento dell'oggetto impiegherà tempo infinito. È un desiderio inesaudito. Ma nel tragitto, viaggio lunghissimo, godrà della vista di bellezze indescrivibili, luoghi rimasti incontaminati per decenni. L'oggetto, das ding, l'operazione impossibile, meglio sarebbe stato non cercar nemmeno di descriverla, ma rimanere in silenzio, quello sì estatico al cospetto di tanta grandezza, tanto infinito, tanto nulla, tanto vuoto. Nella continua rincorsa al migliore, all'eccesso, alla sproporzione, al sofisticato non si riuscirà a incontrar mai l'oggetto desiderato, a vivere l'esperienza di confine. O forse sì… ma a quale prezzo? Il richiamo all'istinto e alla bestialità segna in maniera inconfondibile la rottura con l'ordine culturale verso un ritorno al primitivo, all'originario, il segno dell'oltrepassare il limite, dell'entrata nell'altro. Imparare a morire, a giocare… il giocatore autentico è colui che mette la sua vita in gioco e il gioco vero è quello che pone la questione della vita e della morte. Giocare d'anticipo. Sospendere momentaneamente l'adesione alle cose, uscire dal viluppo di interesse con cui esse si impongono. Giungo ora a B, corrisponde al lato opposto, in cui ero, A. Presenza concreta nella quale mi disperdo. L'ho tanto desiderata. Ma dev'esserci stato un fraintendimento. Non era così… no.
E già a volte si arriva a B dopo tanto e poi... Niente... La vita
RispondiElimina@ Ernest: il circo della vita… si prova a fare un giro largo per evitare traffico e smog e ci si inquina ancor più. Ci vorrebbe più leggerezza e meno turpiloquio. Più sensazioni e meno sensazionalismo. Più atmosfera e meno falsa perbenista bontà. Io ci sto in mezzo, cerco di attenuare l'attrito col mondo rumoroso e veloce… chissà se narrassi, chissà ripensassi a quel punto preciso in cui filosofare era meglio che percorrere: RICORDI e preparazione a una nuova guerra, elusa ma non cancellata!
RispondiEliminaAnzitutto vorrei ringraziarti per il tuo "ingresso" nel mio blog.
RispondiEliminaPensando a questo post la prima cosa che mi viene in mente è che A sei tu, B è il tuo alter ego. Mi sbaglio?
L'IMPORTANTE E' NON USARE IL TOM TOM :D
RispondiEliminatalvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile, piuttosto che non partire mai...
ciao intanto,passavo di qua e cosi o pensato di dire la mia :)..Penso che nella vita servono sempre dei punti di arrivo in continuazione ma sopratutto rivederli sempre e poi modificarli nel percorso se non ti portano dove vuoi andare...tutto questo se hai un progetto di vita chiaro sennò mai niente avrà senso...un abbraccio Arthur
RispondiEliminaIn fin dei conti non desideriamo altro che il nostro desiderio, proiettato su più o meno vuoti simulacri che riempiamo con esso: quando poi si realizza, invariabilmente o ci delude o ci annoia. Eppure, nell'impossibilità di raggiungerlo ci arrovelliamo e ci distruggiamo. Siamo proprio delle belle teste di cazzo... Dovremmo arrenderci all'evidenza della nostra assurda follia: LA RESA DEI TONTI. :-))
RispondiEliminaTi abbraccio anch'io, carissima, e molto molto forte!
Ho sempre pensato, forse banalmente, che il tragitto che dal punto A ci conduce al punto B fosse il punto B stesso.
RispondiEliminaInsomma, che vale la pena porsi obiettivi, mete, per il gusto del tentativo di raggiungerli, per godersi il segmento che lega i due punti.
@ InneresAuge: ma come? :PPPP cosa scrivo a fare questi post-posti? Ognuno (come dice sacrosantamente lo Zio) deve coglierci quel che sente, quel che vuole… B il mio alter? mhhhhh… si ci vado volentieri! :)
RispondiElimina@ Hybris: Il Tom Tom (o tuom-tuom) è bandìto senz'altro specie quello con voce tr… :)))))
RispondiElimina@ Arthur: le 'varianti' in corso d'opera son ammesse (nel mio immaginario) solo nella vita. Nel caso specifico (realizzazione di opera malvagia e assai inutile quale sarà una odiata, vituperata e tristissima circonvallazione nel mio paesino ridente) no! Lo so mi starai maledicendo ora… ma il bello/assurdo dei miei scritti è questo: parto da un punto e arrivo in un altro mai pensato, mai nemmeno lontanamente sospettato! :))))
RispondiElimina@ ZioScriba: … 'simmetria dei desideri'… ritorna, riaffiora, risente! Bisogna esser più artistici, più scanzonati (e ridigerisco Inneres Auge), ma le scelte son le nostre. Attenzione, competenza, serietà almeno in quelle, perché in seguito non dobbiamo rimorderci, risentirci… è più grave la 'resa dei ponti', tra A e B, troppo lungo, troppa spesa. Meglio il traghetto! ;) ***** abbracciottolone!
RispondiElimina@ Andreolo: eh, sì. Per me l'aspetto fondamentale è il viaggio! Hai centrato in pieno il problema e forse, per caso, anche la questione principale, quella da cui è partito il post! L'obiettivo, chissà se finale o meno, era la considerazione del lavoro e della progettualità, del mestiere e della bellezza del percorso! ;) Pienamente d'accordo con te!
RispondiEliminatutta fortuna, ovviamente :)
RispondiEliminaSei una vera artista della scrittura. E' un piacere leggerti e pensare a cosa l'istinto nel mentre suggerisce di scorgere, perché nelle tue righe si trovano sempre trame robuste. Ma le immagini da te evocate ... me le tengo per me!
RispondiElimina@ Andreolo: no, macché sarà il dio Manitoba (vista il tuo avatar)! Noi due si comunica a segnali di fumo? :)))))
RispondiElimina@ Adriano: grz, caro! Ieri ti ho pensato… sto rileggendo in contemporanea due libri, uno di Montale e uno di Biamonti, le loro atmosfere, i loro paesaggi e ho subito costruito un ponte adriatico-ligure! :) … le immagini, sì, custodite gelosamente! ;)
RispondiEliminaDell'importanza del viaggio rispetto alla meta.
RispondiEliminaSbagliato strada? Succede.
RispondiEliminaGenuflettiti... AHAHAHAHAHAHAH!!!
@ Alli: giustissimo! sempre, da podista a ciclista, non potremmo capirci meglio! ****
RispondiElimina@ Ferroviedellostato: maròòòòò…
RispondiElimina@ Agape: brutto termine genuflettersi… da diavola me gusta più accomodarsi. :) Strada SBAGLIATA per l'appunto! ;)
RispondiEliminaNon mi piace lo Sgarbi in tv in ogni trasmissione, non mi piace lo Sgarbi opinionista… ma stavolta ci ha preso proprio http://www.youtube.com/watch?v=eFAdi0Sw5W8 purtroppo! Il paesino Locorotondo è il mio, gli amministratori 'cretini' sono i miei! :((((
RispondiEliminaPost preveggente!
Grande la Resa dei Tonti, solo zio Scriba ci poteva pensare :-) E grande la nostra Milena, che parla anche di matematica :-))) Mi piace molto questa cosa, questo modo di descrivere un ennesimo viaggio (sai, è la canzone di me e Maria), quello che corre dentro noi stessi! Guardando il video, mentre partivano quelle belle note del video (che dimostra come le nuove tecniche possono rendere bello perfino il rap, che non mi ha mai dato nemmeno un brivido), ho subito notato l'illusione ottica...proprio da Giovanna stamattina guardavo incantato nel suo post quello che gli occhi spesso percepiscono!
RispondiEliminaUn bacio a presto
I punti B sono solo illusioni. Non esistono. Se credi di averne raggiunto uno, guarda meglio e ti accorgerai che non lo è. Quando lo è, non puoi più accorgertene.
RispondiEliminaArrivo in ritardo, ma come non deprecare l'enfasi che questa società malata dà solo al risultato, alla meta finale, al "successo"? tutto per svilire il percorso che ci porta all'arrivo, che è quello che ci forma, ci fa crescere. Poteva un "runner" tacere su questo? ;))
RispondiElimina@ Nico: Lo Zio è un genio… normale, perché osserva, legge, riporta in scritti le verità e le immaginazioni. Che forza ha la parola! Proprio come il libro di cui la tua amica parla e il pezzo di Lolli (stupendo). Ma guarda che coincidenza, ho appena nella mia lista dei desideri il libro di Odifreddi. Ne ho già letti quattro dello stesso autore, alcuni un po' deludenti e ripetitivi, uno su tutti m'ha colpito positivamente! Un abbraccio a te e Maria -_- *
RispondiElimina@ IlGrandeMarziano: nel mio caso (il motivo ispiratore del post), magari lo fosse stato. È una profonda delusione… appunto, come dici tu, giustamente, sei lì al punto B e non è cambiato nulla, anzi… :////
RispondiElimina@ WebRunner: hai fatto il lungo lentissimo! allenamento necessario, salutare, indispensabile. Non puoi tacere no! Neanch'io! :)
RispondiEliminail tuo più bel pezzo da quando ti seguo...A e B appartengono ad alfabeti diversi.
RispondiElimina@ AdyHappyBorn: grazie Ady! A e B saranno sempre divisi, mai collegati a dovere! ;)
RispondiEliminanon si può saltare qulche post che uno poi perde questi giacimenti.
RispondiEliminapiacevole ungersi
come trovare una connessione tra flying lotus e rumi
stay derviscia
@ Eustaki: tuffatevi! Su bordo pozzo potete trovare un fornitissimo bar e musica per tutti i gusti… o quasi! :)
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