Scrivo, leggo, dipingo… e ricomincio daccapo. Non farmi complimenti. Ogni volta mi sento contorcere dentro, un intrico di rami e, peli, grandi come rami. Infilo le dita in gola ma non vien fuori nulla. Mi riempio di alcol, fumo per stravolgermi, sperpero ogni grammo della mia anima, ma niente, niente… e dipingo, leggo, scrivo. Sto uno schifo, altrimenti come vorresti chiamarlo? A me sembra uno scarabocchio. Perché non capisci un cazzo di arte. Potrà pur essere sconnesso, disturbato, profondamente devastato, ma è il mio: pensiero e segno. Permane e attraversa i fitti strati. A bordo, io, è un evento: gelo e vuoto insopportabile, atmosfera tesa a raggiungere vette impossibili e un salto nel buio denso, sempre più. In fondo, io, è un ricordo ed è il prossimo accordo, contrappunto necessario che m'introduce alla esplosione doppia. Una vita fa sarei stato felice e lei sarebbe stata soddisfatta di me. Fammi capire, non c'è un finale, non intravedo morale, non sento… mi penso sù; riscrivo: le dita viaggiano ormai attraverso la sabbia, urtano e trasudano solitudine. Viaggio senza limiti e con trasformazione. Pori e vesciche respirano, branchie improvvisate, epidermide trasparente, estremità palmate, abissi accoglienti. Sono ospite inatteso e scomodo ma questo è universo di suoni che non ammette confini, non vieta e non impedisce. Ci sto a meraviglia. Passo… Urgente rinascita, memoria appagante, infinito indefinito. Ci riesco. Scrivo e vomito. Leggo e mangio. Dipingo e mi vedo. Il mio pensiero come un vetro nel quale capovolgermi, riflesso e riverbero. In superficie infrango e ne tiro fuori solo un graffio. Ehi, maschera, ghigni? Dentro, io, è un ritorno ed è l'insegnamento, esagerazione ovvia, nuoto e giaccio nel mio mare d'inverno. IO, malato, risanato, patetico, spietato e folle… pronuncio il mio nome, dico io e subito evoco un personaggio in realtà tanto fantomatico-astratto-arbitrario quanto l'acqua si riconosce nel simbolo H2O piuttosto che sotto forma di grandine, torrente… ne venivi fuori e nascevi... auguri cara.
Jacques Rigaut Agenzia generale del suicidio
Jacques Rigaut Agenzia generale del suicidio
alla fine s'è ammazzato davvero...
RispondiEliminacoerente.
Quella bocca spalancata è arte ... grande Wyatt, interessante Rigaut e perdersi in quei peli.
RispondiEliminaaccidenti... che titolo e opera. mi segno il libro. e auguri ancora mon amour! :***
RispondiEliminaMi ha detto un uccellino che cantava fuori dalla mia finestra di venire a fare gli Auguri alla mia meravigliosa amica Milena.
RispondiEliminaBuon Compleanno carissima!!!! :-))))
“Tanto peggio o tanto meglio se sono fregato. Dov'è la differenza se queste pagine trovate sono la scrittura di due persone o una sola?” (Jacques Rigaut)
RispondiEliminaciao, e auguri, lucertola!
click
@MagneTico: forse potrebbe essere l'unico mio atto coerente! :)
RispondiElimina@Alli: uno dei libri più vicini a me in assoluto! ;)
RispondiElimina@Roby: grande Roby… sintonicamente vicinissimi! *****
RispondiElimina@Zioooooooo: uccellino? dove? fallo entrare… XXXXXD Grazie carissimo! ****
RispondiElimina@Teti: lo amo! lucertola in tutto tranne che nella ricerca del sole… :) ******
RispondiEliminaGrande romanzo e grande film "Getaway"! Augurissimi!
RispondiEliminaA cosa mi è servito
RispondiEliminarespingere questi mille uomini, e gli altri mille
che fecero di tutto perché mi fermassi, mille
volte pettinando le pieghe del mio vestito
stanco di viaggi, o dicendo il tuo nome
così bello in mille lingue che io mai
avrei compreso? Perché era solo dietro te
che correvo il mondo, era con la tua voce
nelle mie orecchie che io trascinavo il fardello
dell’amore di città in città, il tuo
volto nei miei occhi durante tutto il viaggio,
ma tu partivi sempre la sera prima del mio arrivo.
Maria do Rosário Pedreira
mi segno tutto!
RispondiEliminaQuindi non vomito solo io, sempre che la differenza non stia nel vomito.
RispondiEliminaAgenzia generale del suicidio è stato uno dei libri che ho consumato in un periodo storto dlla mia vita. "La prima volta che mi sono ucciso, è stato per scocciare la mia amante" adoravo questa frase. Un bacio donnapetrolio.
RispondiEliminaIntanto buon compleanno passato! E mi raccomando, di scarabocchi continua a farne più che puoi...ma tanto che te lo dico affà, tu sei una delle persone che maggiormente mi dà una sensazione di continuità...bella, ti assicuro. Non so più che cosa ti ho scritto e perché, ma non rileggo, voglio inoltrartelo così :) Un bacio
RispondiEliminaAuguri di Buon Natale e di un sereno Anno Nuovo
RispondiEliminaauguri!!! :D
RispondiEliminaImmàginati completamente ricoperta da terra pesante che ti fa muovere con fatica. e prova a camminare. lentamente. io ne vengo fuori così.
RispondiElimina@Lorenzo: letto a natale.. non c'è prezzo che io possa pagare a voi commentatori! ;) *
RispondiElimina@Dark0-Enio: Buone feste voi :*
RispondiElimina@Nico: e così devi scrivere di getto.. ;) ché ci vuoi pensare? :) *
RispondiElimina@EmmaPeel: sò strana? Lo leggo sempre.. :) anzi forse nei momenti meno bui! 666)
RispondiElimina@Mark: è una pratica comune a chi vuol rivedere, sondare, analizzare! / e questo sembra esser il segno (emoticon e reale) più ricorrente: dubbio.
RispondiElimina@Ernest: il tuo taccuino come il mio è colmo! ;)
RispondiElimina@Giardi: .... *
RispondiElimina@Adriano: non a caso il secondo citato è annata significativa! :)
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