Comincia in prurito, un oscuro bisogno, vitale e profondo, prosegue con un tic, e gran finale, realizzato e celebrato su grande schermo dei miei giorni e delle mie notti, il rito, si esalta tra due dita malate e oziose che afferrano quel frammento tragico e stringono, fino a soffocare corpo, carta, anima, ma non lasciano sfuggire nulla, nemmeno la cenere... la traggono dentro, la sospirano, la vedono salire fino a quella parete in alto, colorata d'azzurro macchiata di giallo ocra. Trascende sulla cupezza del materiale, sulla meschinità dell'umano il demone, fa voli notturni e dilania, si unisce con il delirio, preda e si nutre, sputando fuori decoro e cura. Il mistero è tutto qui. Ti serra l'umido pertugio, ti strizza fino a farti svenire, ti riempie e ti vuota come se fosse aria quella che succhia e rimani comunque attaccata e semi cosciente, ma viva, iniettato di veleno greve, ma vive. Continua in punta di lingua, in inglese per intenderci, traducibile in spagnolo, se preferisci; ha lo stesso senso di lettura, l'intonazione sale, si acuisce e si sviluppa in eroticissima spirale, suadente e strisciante, s'avvolge ai miei ricci ai quali ben s'intona. La chioma folta e confusa, rovinata all'indietro o intrecciata alle tue gambe, intrise dell'aroma di caffè appena fatto, amaro e forte, perché devo tenermi sveglia ad aspettare, per ricominciare... ancora e ancora. Grosso e sensibile, puntato come un'arma invincibile che offende e mai si difende. Perché dovrebbe? Niente di più piacevole che esser impugnato e manovrato a spalancare trame e percorrere tessuti, a svolgere e coinvolgere nella grandezza e nella pienezza, possente e impetuoso, l'intimo attraverso la superficie. Complicazione prevedibile la maschera di dolorosa passione fusa con la tua faccia. Ha preso fuoco insieme a me; brucia, arde, giace e viene ripreso, masticato e inumidito, sorretto e precipitato.
Ti è caduto il tabacco fratello, ti è caduto. Tu mi avevi detto che era acceso. Ma ti sei dimenticato di dirmi che il tuo tabacco ti è caduto.
Guillermo Cabrera Infante
Io sono sempre ed inesorabilmente per il vizio.
RispondiEliminain questo caso è tutt'e due… alla faccia della immacolata concezione! :)
RispondiEliminaSane passioni mediterranee!
RispondiEliminaIl fumo che avvolge il disegno è eccezionale. Mi basta questo :-)
RispondiEliminaDirei: vizio è virtù. Mai così mistica e sensuale ;)
RispondiEliminawe we che lussuria!
RispondiEliminamanco fosse l'america qui! ^__^
@Teti: una delle poche Nannini che digerisca! ;)
RispondiElimina@Alli: cocktail unico! :))) *
RispondiElimina@Mark: ne soffio un po' anche sul tuo? ;) :)
RispondiElimina@Adrano: ;) una sana dose grazie! ;)
RispondiEliminaNon credo si trattasse di tabacco. Cabrera se lo rigira tra le dita, dal punto di vista di una femmina. Ti stava bene, come immaginavo, scritto da te e invece, quel giocoso Cabrera Infante che mi ha fatto credere fino alla fine si trattasse d'altri umidi pertugi
RispondiElimina"..e senza briglia io sto puntando te, sigaro avana e cammisella in picchè".
Fumo l'afrore di un'Afrodite
che tra le dita tiene e sfuma
l'aroma di cuoio bagnato, pepe,
brandy dentro un vecchio barile.
Un sentimento del sacro a lui si lega
essenza inafferrabile che sale verso l'altro
che avvolge e intriga innanzi l'altro
e Cabrera Infante ce la vuol smenare.
Immmaginavo il sigaro come premio
tributo orgiastico all'abbandono
dopo aver banchettato tra le cosce
l'istante mirabile e mistico
della vittoria appagata dell'amante.
Riattizza la sua brace
e se m’incendi di passione
nel tuo corpo ardo
ma resto muto.
L'umidificazione
del sigaro
par per sè gran metafora.
Poi, può caderti anche il tabacco
A chi vuoi importi?
Bello il tuo estratto
L'orgasmo è un'esperienza mistica.
RispondiEliminaSi dovrebbe praticare nelle Chiese.
@Lorenzo: appoggio! :)
RispondiElimina@Simurgh: quale tabacco.. chi ha 'parlato' di tabacco? Questo poeta mi fa impazzire: letteralmente e praticamente! ;)
RispondiEliminaniente di più piacevole .....
RispondiElimina… verissimo! * Giardi
RispondiEliminaSono piuttosto appassionato pazzescamente io dall'astinenza rigorosa, noiosa e flaccida..
RispondiEliminae non c'è modo per farla terminare quest'astinenza? :/
RispondiEliminaAbbastanza spesso la cosa cambia da solo, come se ci si svegliasse alla normalità.
RispondiElimina