Lo faccio spesso. È un gioco non molto avvincente, ma una passione e un continuo spunto. Ho una duplice passione: ornitologia e musica. Note e migrazione. Si somigliano, son modulate, raccolte e posate su fili talmente sottili che ci vuol poco e via han già spiccato il volo. Lasciano tracce qui e là. Istinto e mistero. Io offro supporto e tana. In obliquo convivo disinvolta con classico, lento, veloce, imprevedibile e tutto da scoprire, escludo a priori le sterili classificazioni, e ritrovo, ugualmente, una omogeneità di contenuti e identità, derivante dalle sfumature che scolorano, evidenziando affinità e sapienti intrecci.
Nel radar ho già intravisto il segnale lampeggiante. Sta a indicare il passaggio di uno stormo in movimento. So già che, tempo pochi minuti, alcuni esemplari colpiti a morte precipiteranno sugli alberi spogli nel mio giardino. Alcuni son già planati bassissimi, avvisandomi, dell'imminente tragedia. Sono stata sempre una perfetta riserva: sapiente e saggia sporta di consigli, distribuiti non a piene mani, ma con parsimonia, perché si sa, bisogna far sentire la presenza costante, ma bisogna anche saper essere necessarie. Lui è lì, in una pozza di sangue. Piumaggio strapazzato, coda mutilata, zampette straziate.
È difficile salvarlo. Sarebbe più saggio tirargli il collo e non farlo soffrire oltre. Certi uccelli godono delle squisite maniere degli abitanti di alcune terre, e nonostante l'abitudinaria fine alla quale vanno incontro, amano tornare, indugiare fluttuando nel cielo azzurrissimo e scherzare sulle onde sferzanti dei luoghi natii. Le rotte potrebbero esser cambiate, gli istinti dovrebbero esser disciplinati, le sensazioni inconsce dissuase e manipolate… ma è più forte, più potente. Ed eccoli, ogni anno confermare e partire, affrontano mesi di interminabile viaggio sospeso e guidato dalla corrente verso le agognate mete. Arriva la primavera, ma dalla varietà di modulazioni e suggestive note effettuo una povera raccolta: esserini privi di vita, colpevoli delle proprie illusioni, vittime delle proprie delusioni.
ci sono miracoli che è difficile pensare imperfetti, soprattutto quando la vittima ha la sola "colpa" di volare verso un sogno, che sia la sopravvivenza o un desiderio, poco importa.
RispondiEliminaSei una bellissima riserva :)
mmm...io vorrei essere una pica pica....!
RispondiEliminaQuesta volta non sento la tormenta energetica cui sono abituato.
RispondiEliminaEvidentemente queste migrazioni lasciano segni di colpi di becco.
Non preoccuparti troppo, vento e cielo azzurro basteranno a curare ogni ferita.
Ah ti piaccioni gli uccelli!
RispondiEliminanon avrei mai pensato ci potesse essere un collegamento tra migrazioni e musica ma ho trovato molto affascinante la tua descrizione.splendida musica poi...
RispondiEliminaIn fondo ogni movimento pur leggero
RispondiEliminarilascia un suono
basta solo ascoltare e non sentire
... ma non vittime della volontà di altri. qualcosa che viene portato avanti con costanza nella vita occorre, un minimo d'ancoraggio, una radice anche flebile. un modo per resistere e rifiutare il ruolo di banderuole, ché la loro natura prevede quei luoghi e quei tempi per essere ancora definita tale.
RispondiEliminaAnch'io sono incantato a vedere gli stormi. Che tra l'altro non hanno un leader e non si sa ancora bene come gli uccelli si intendano tra di loro. Però non li avevo mai abbinati alla musica e adesso che ci penso danzano anche nel cielo. QUI un enorme stormo che fotografai attorno al Pirellone a Milano.
RispondiEliminaIeri, mentre stavo fuori sul dondolo "a lavorare" (non è uno scherzo, è il bello di un "ufficio" che a volte può trasferirsi in esterni, in mano bozze da correggere e un cordless pronto lì vicino...) ho sentito un richiamo inusuale, ho guardato in su e, che spettacolo! Un passaggio di oche!!
RispondiEliminaCome uno stormo anch'io voglio passare un'attimo dalla tua tana prima di andare a casa, che son già le sette e mezzo passate! :-)
RispondiEliminaBello quello che hai scritto...semmai ci fossero stati dubbi! Forte il contrasto fra bellezza e bruttezza ("migrazione e musica" contro "specie di abitanti di alcune terre")! Rilassante la lettura e l'immedesimazione! Bravissima! Un abbraccio e buona serata
Bello, bello. Ornitologia e musica. Perfetta simbiosi. Con le tue parole e quella musica pure un Dodo avrebbe imparato a volare. [baci ragazza con il muso]
RispondiElimina@Frammentaria: vedo che non c'è alcun bisogno di spiegazioni, tu hai colto in pieno e m'hai fatta fuori :)))) Il sogno spero rimanga vivo, comunque continuino ad andare le cose! ;)
RispondiElimina@Emma: ladruncola! Per colore del piumaggio ci siamo... :)
RispondiElimina@MrJamesFord: effettivamente... la tormenta e l'energia sembra abbiano perso forza distruttiva :/
RispondiElimina@InneresAuge: sono animalista sì 666)
RispondiElimina@OcchioCavo: i tuoi sensi son acuiti al punto giusto, 'Warrior' è la colonna sonora ideale per riprendere fiato! ;)
RispondiElimina@Ernest: sono qui in ascolto... avverto e indugio sull'attesa! ;)
RispondiElimina@RobyDick: non sai quanto bene mi fanno queste parole... le conosco, le so anch'io ma a volte sembra così lontano quell'ancoraggio! ******
RispondiElimina@Alberto: hanno sempre avuto un fascino particolare, girovaghi ma con una meta precisa, sono così legati alla nostra esistenza, a quella dell'intero pianeta ché ho paura al pensiero di non scorgerne più!
RispondiEliminaStupendo lo stormo! ;)
@ZioScriba: ocozze bellissime in viaggio sul tuo capo? mhhhhh.... animali fieri e burberi, e noi le paragoniamo alle femminuzze stupide! :/ *****
RispondiElimina@Nico: buona serata anche a te, amicone musicale! ;) ******
RispondiElimina@FuEmmaPeel: arrivooooo Kiwi che riuscirebbe a spiccare il volo anche a fettine! ;) ciao donna morta ma bella come viva! Nemmeno un fiore sulla tua tomba... :/ Immagino l'epitaffio! *****
RispondiElimina"colpevoli delle proprie illusioni, vittime delle proprie delusioni". Sì, spesso è triste il destino dei migranti.
RispondiEliminaCredo siano folaghe (parere di esperti; io se non sono vicinissime non le riconosco, a quanto pare) quelle che in stormo su un mare d'incanto qualche sera fa facevano evoluzioni spettacolari fuori e dentro l'acqua...
RispondiEliminaSe proprio dovete sparare agli uccelli, sparate al vostro, diceva un divertente adesivo anti-caccia. Ricordiamolo ;)
RispondiEliminaBellissimo questo parallelo tra la musica e il volo degli uccelli..
RispondiEliminaBuona Pasqua cara!
RispondiEliminaUn bacione
@WebRunner: bé li avete sviscerati proprio tutti! Di solito lascio che vengan fuori da soli, mi piace molto capire che gradualmente vengano letti i miei pensieri! Web *
RispondiElimina@AdrianoMaini: mi piacerebbe molto vivere in riva a un lago, un fiume, sul mare per osservare ed ammirare questi esseri girovaghi e spasmodicamente votati all'andare! :)
RispondiElimina@Alli: su questo non ho mai avuto dubbi! ;)
RispondiElimina@Patè: sono così belli quando si posano sulle linee parallele e a volte anche intersecanti dei tanti pali che ho sempre sognato che siano loro il vero mezzo di comunicazione più efficiente! :) *
RispondiElimina@Kylie: :)))))))) se per pasqua intendi cioccolato fondente e pastiera ok! :****** anche a te!
RispondiEliminaCiao, ho fatto un nuovo outfit se ti va di vederlo!
RispondiEliminaUn bacio
http://serenosekai.blogspot.com
assolutamente! ;)
RispondiElimina@petrolia:
RispondiEliminati auguro una felice pasqua bella trivellona! XD
@Dark0: Trivellato a un migliaio di chilometri, grazie!
RispondiElimina@Patè: :*