giovedì 28 ottobre 2010

eccesso di compagnia



Frastagliami, immergiti nelle profondità ghiacciate, pesca tutta la violenza del mio colore, cattura quel riflesso e realizza una splendida immagine di copertina… Sta pulsando lo sento, è così armonico e allo stesso tempo talmente piagato, ricco e incessante che non smetterei mai, mi accompagna fedele, si muove con destrezza, mi uniforma, mi stimola con carezze sempre più sognanti, mi muove e mi separa, mi raccoglie e mi unisce, sfuma e introduce nuove screziature e io mi addentro in abissi di tenebra, distanti e progressivi sprazzi di luce addensano e coinvolgono… me sola, rara, viva. Ti sei stabilmente trasferito dentro me, hai improntato tutto, grande curioso e corposo esploratore. Non ti basta indossare un caschetto con fiamma al propano: ci sono vie sconosciute e residui di scoperta appena accennati nei testi che consulti, un universo di suoni e immagini ai quali solo io posso accedere e permettere il passaggio attraverso una serie di aperture, sempre esposta al rischio e giocata con la conferma della difficile comunicabilità. Puoi presagire, puoi variare la strategia, puoi avanzare sicuro o tentennare… io, io sola posso spiccare o saldare le differenze, riprodurre e travalicare, affondare o offrire uno scoglio liscio su cui planare e poggiare. Imposta e introduci i dati. Ti indicherò l'itinerario, lunga-lenta-con-soste-ristoro.


Le solitudini sono perfette, solo le solitudini

31 commenti:

  1. Bellissimo sto post. Mi fa pensare alla mia situazione sentimentale.

    RispondiElimina
  2. @ InneresAuge: è la mia storia sempre. Non potrei esser diversa, MAI! ;)

    RispondiElimina
  3. Remix...

    Diario di una serial killer:
    La violenza sta pulsando, lo sento. mi muove e io mi addentro in abissi di tenebra. Dentro me, fiamma al propano.

    RispondiElimina
  4. PS: nella risposta a Inneres noto un filo di mitomania. Mi piace! :D

    RispondiElimina
  5. Non cambiare, ti vogliamo così sempre...

    RispondiElimina
  6. @petrolia:
    devo dirlo, questo post è pura poesia. :)

    RispondiElimina
  7. Manolis Anaghnostakis
    Ogni mattina
    Cancelliamo i sogni
    Con cautela costruiamo i discorsi
    Le nostre vesti sono un nido di ferro
    Ogni mattina
    Salutiamo gli amici di ieri
    Le notti si dilatano come fisarmoniche
    Suoni, rimpianti, baci perduti.
    (Insignificanti
    Enumerazioni
    Nulla, solo parole per gli altri
    Ma dove finisce la solitudine?)

    RispondiElimina
  8. @ AleKermit: :))))) mi piace l'immagine di serial killer dei sentimenti!

    RispondiElimina
  9. @ Alli: non riuscirò mai a sistemarmi né a mettere la testa a posto! :/

    RispondiElimina
  10. @ Dark0: ahhahahahaha! con le parafrasi di Ale anche meglio! ;)

    RispondiElimina
  11. @ Giardi: i link tuoi a poesie son efficaci come quelli che intervallano i tuoi post! grazie! bellissima! ;)

    RispondiElimina
  12. Esplorazione di una passione multisensoriale.

    ("Frastagliami...", fantastico, grande incipit per un post molto seducente, che evoca grande intensità. Dalla tua scrittura, credo che potrebbe piacerti molto il libro "Sangue di cane" di Veronica Tomassini)

    RispondiElimina
  13. @ IlGrandeMarziano: ecco appunto! risposta al tuo post e al mio in sintonia! Accetto il consiglio, carissimo, grazie! il cognome non mi è nuovo! ma è una giornalista? :/

    RispondiElimina
  14. L'incipit (Frastagliami) mi ha fatto pensare a quella canzone di Jannacci che comincia con "Il titolo è: amami, e sgonfiami", anche se dirtelo pare un po' dissacrante rispetto alla pura poesia che segue... :D

    RispondiElimina
  15. @ Zio: ahahahahahahhahaha! dissacra quanto vuoi! permesso! :)

    RispondiElimina
  16. @petrolio: no, non mi risulta che sia una giornalista. Questo è il suo romanzo di esordio nella nuova casa editrice di Travaglio (Laurana Editore). Qui trovi qualche info in più, compreso un estratto: http://www.nazioneindiana.com/2010/10/05/sangue-di-cane/

    RispondiElimina
  17. Pensavo... che più uno legge i tuoi post, più ti capisce e più vorrebbe leggerti ancora
    un saluto

    RispondiElimina
  18. @ Ernest: :) userò questo metodo per farmi capire allora! ;) un abbraccio

    RispondiElimina
  19. l'unico serial killero che si vorrebbe incrociare per strada...magari di notte...magari in una strada buia e isolata...magari in campagna...dove solo la luna piena può essere un testimone s"comodo" di eventuale aggressione :D

    RispondiElimina
  20. Certo che ce ne hai messa di benzina disel su sto cuore. Perchè le solitudini come i numeri primi... neppure quando è notte escono per giocare ad occhi aperti.

    IVonne

    RispondiElimina
  21. NEL GIARDINO DEL SERIAL KILLER

    nel giardino del serial killer tutto tace
    solo gli assassini lì possono cantare
    cantano una melodia lucida, affusolata come la morte stessa
    la loro saliva profuma di spezie
    la loro pelle trasuda follia
    come un fiore di baudelaire
    se cercassimo un motivo
    non ne troveremmo
    li esiste solo il sangue
    che cola via come il pianto di un bimbo
    nel giardino del serial killer esistono i genitori
    anche se non meritano quel nome
    hanno generato carne
    ma hanno distorto l'amore
    essi sono li come ricordi impazziti di una mente ancor più folle
    nel giardino del serial killer tutto è rapido
    ma non indolore
    brandelli di donne fanno all'amore con i coltelli di pazzi pierrot
    impaurite correvano veloci
    ma non abbastanza
    nel giardino del serial killer tutto tace
    le vittime son tutte morte ormai

    dark0

    RispondiElimina
  22. @ Alive: ormai vado a metano! :) numero dispari in viaggio continuo, laggiù, laggiù, mi viene in mente Uccellacci e uccellini oggi!

    RispondiElimina
  23. @ Dark0: ho già la colonna sonora per questi versi! ;)

    RispondiElimina
  24. Mi piace tantissimo :)
    Ma perché l'immagine mi ricorda Klimt?
    Mi sento ignorante :S

    RispondiElimina
  25. @ Juliet: lo ricorda anche a me il primo! Sono di Egon Schiele! Contorto, frastagliato quanto me! ;)

    RispondiElimina