Lo apro, e la consulto, come fosse bussola, come fosse vento. Ed è direzione, nella quale m'inoltro, e raccolgo e li percorro, tutti questi codici. Ne estraggo tanti. Eppure tale percorso dovrebbe essere inquadrato. E invece non incontro ostacoli, non m'imbatto in fil spinato. Il mio sentiero è lungo e si fa sconfinato. La mia poesia può essere considerata femmina, è naturale, sono una donna. Eppure il mio percorso di crescita comporta il raggiungimento di una fase più matura dell'impegno poetico, e compagno di viaggio è la mia metà-maschia, cammina insieme, e io accanto, di pari passo con il disimpegno di genere. E continuo a leggere. Transito lento lungo spazi illimitati, manifesti agi negati a me e ai miei talloni. In tutti i luoghi in cui andrò ci saranno un letto e una sedia e un tavolo. Leggere e amare e scrivere. Amare e leggere e scrivere. Prendi il primo, avvolgilo intorno al secondo, gira il terzo sul secondo. Non è forse un bell'intreccio? Ossessione e giustificazione. Il mio punto fermo. La mia fortezza inespugnabile. Un diario fedele. Apro le virgolette e riassumo in poche parole la mia vita prolissa, note che si fanno vicende, periodi che sono quotidianità; chiudi, ruota il paravento dei miei sentimenti, sintesi dei viaggi attraverso la passione e i suoi interpreti, personaggi e i miti della mia storia, immagine riflessa e modello che aumenta, allarga, arricchisce la nostra vita verso tutte le altezze e tutte le profondità… son distaccata, sola, in polemica e con una parte e con l'opposta, critica e aspra, sfogo la mia irritazione contro coloro che non riescono e non vogliono superare le barriere di classe, saltare le posizioni ideologiche, le confusioni e le matrici integraliste e intellettuali. Scavalco e mi fermo lassù a contemplare l'unità. L'amalgama delle differenze e non son più tali. E tutti di qua son nani. Quanti storpi, quanti decimati delle proprie facoltà. Guarda e io le vado incontro, si apre da sé. Io mi siedo là: guardo, canto, grido, piango. Mi confondo con l'immagine degli alberi e sono consapevole che qualcuno mi ascolta, qualcuno che esisterà tra duecento anni o che esisteva già trecento anni fa. Parla a me. Solo a me. Non l'ho cercata. L'ho trovata. È così che posso, quasi per caso, trovarvi quanto vi è di nuovo in me. Tonfo secco. Morirò in inverno. Son nata in inverno.
crediamo pure all'inizio della stagione fredda
crediamo pure alla rovina dei giardini del sogno
alle falci riverse ed intonse,
e ai grani imprigionati.
E guarda adesso, come nevica…
a M. e G.
Le donne, la speranza per il superamento delle barriere, perché l'amalgama delle differenze non separi.
RispondiEliminaChe intreccio, quei tre verbi.
racconto in forma di poesia o viceversa?
RispondiEliminala vita prolissa mi fa impazzire.
Prendo la lattina, ma non c'è la linguetta. Provo con l'apriscatole, ma l'involucro è troppo duro. La butto per terra. E ancora niente, neanche una scalfittura. Ci salto sopra. Nisba. Anzi, per poco non mi faccio del male da solo.
RispondiEliminaEcco!, sei tornata più ermetica che mai.
L'unica possibilità che mi rimane è provare a scuoterla vicino all'orecchio per provare a immaginare che cosa c'è dentro. Allora chiudo gli occhi e...
cara petrolio, ci sono dentro anch'io, d'altronde sono un "ritardatorio", vivo in una costante sensazione di sbagliare e picchiare la testa contro cose che ancora non comprendo e che voglio invece far mie, la consapevolezza che in quelle continue cadute risiede la sola possibilità di elevarsi. non lasciano ferite quei tonfi, sai che ti sei gettato perché altre strade percorribili non ve ne erano, quindi i dolori si rimarginano curiosamente con delle gioie.
RispondiEliminasi sbaglia a volersi muovere solo quando tutto è chiaro e preciso, si deve partire subito, unità di azione e pensiero.
non è il tutto, ma una parte che mi ha colpito del tuo testo.
un bacione, sono troppo felice che sei tornata, mi stai risvegliando idee per Fanfare ;-)
solo l'inverno racconta l'esattezza dei pensieri..
RispondiEliminache bello rileggerti,
un bacio
sempre "in direzione ostinata e contraria" eh milè? e meno male, è così che ci piaci! un bacione, ciao
RispondiElimina@ WebRunner: m'aspettavo da podista che tu cogliessi il senso, o almeno uno dei tanti. :))) da una poetessa lontana e allo stesso tempo così vicina, alla quale mi avvicinai tanti anni fa e che rileggo, insieme ad altri poeti e scrittori palestinesi (lei è l'iraniana Forough Farrokhzad), in questi giorni non poteva che risultare un intreccio e un incontro così chiaro, così profondo, le differenze ci sono ma svaniscono, sotto il bianco e in mezzo a quella scrittura così affascinante, così mistica, così artistica! :)
RispondiElimina@ AdyHappyborn: l'importante è che il prolissa sia pieno di senso e significato! ;)
RispondiElimina@ IlGrandeMarziano: massì che hai intuito come fare a "sentire" il pffffffff! ;)
RispondiElimina@ RobyDick: ce ne son tanti, effettivamente, ma mi piace che a ognuno di voi arrivi un significato diverso! Sì, mi piace! Ecco perché andrò via d'inverno, o immaginerò che inverno sia! :)))) Gli alberi che si confondono, la neve che ricopre, le foglie che accarezzano, la terra che inghiotte!
RispondiElimina@ Daniela.: ;) inverno: musica per le mie orecchie, arte per i miei occhi! ***
RispondiElimina@ Nico: XXXX:D sempre in compagnia dei più grandi maestri in cinema e musica e arte! :) poi che compagni di viaggio! ;)
RispondiEliminaanche a sto giro esterrefatto...
RispondiEliminati va una mini collaborazione "poesiatuafotomie" per un'idea natalizia?
@ Ruz: si gira insieme? vaiiiiiiiiiiiiiiiii! :)
RispondiEliminaChe palle la neve ;)))) ... bella da vedere (il gatto alla finestra che la guarda scendere è una delle sette meraviglie)... ma io scivolo.
RispondiElimina0000hhhhh!
@ Alli: credevo che gli alligatori avessero il giusto assetto per non scivolare sulla neve! :)))) mhhhh… Alli con racchettoni? ;) ****
RispondiEliminaperchè anche un bagnoschiuma nero fa schiuma bianca?
RispondiElimina(hai finalmente staccato il freezer! Olè!)
RispondiElimina@ AleKermit: essììììì! e le bolle che ne vengon fuori son gigantesche, maggiormente idratanti e resistentissime! :PPP
RispondiElimina@ AleKermit: sì, ti rendi conto comunque che ogni tuo commento sarà usato contro di te? :)))))
RispondiEliminaNo, scherzi, quando nevica vado con le ciaspole.
RispondiElimina;) mi piaceeeeeeeeeee!
RispondiEliminaSe ti piace ti consiglio questo mio "Omaggio alla ciaspola" qui:
RispondiEliminahttp://alligatore.blogspot.com/2009/03/omaggio-alla-ciaspola.html
p.s. copia e incolla o digita sul mio blog ciaspola ...