… quale tenebra dovrò ancora attraversare?
Non ho ancora deciso nell'immenso parolaio che mi sommerge.
Quale sole potrò ancora contemplare?
Nella muta attesa, mentre quell'uomo continua a parlare di sé, decido?
Davanti a me, sopra me, sotto me, intorno a me una manciata di stelle,
uno spruzzo di sabbia, un po' di azzurro e d'avorio…
dentro me, tanto nero. Sono elusiva, sorrido e mi ripropongo
come un riflusso libero e involontario.
Confusione, resa, ribellione, a sorpresa mi faccio guidare da un sogno
qualsiasi. Ho la vaga sensazione di esser parte di finzione. Incredibile.
Che inutile affanno… credere. Già all'orizzonte un sottile, sinuoso,
Il marciapiede si srotola come sonno profondo.
Sopra di me le stelle, stelle austere,
scoprono il volto.
Nessun cuore batte alle mie spalle,
nessun passo.
Sopra di me le stelle, stelle austere,
scoprono il volto.
Nessun cuore batte alle mie spalle,
nessun passo.
Charles Wright