Le ho maneggiate tante di quelle volte che son lucide. Me le son girate e rigirate tra le dita; milioni e milioni di volte, guardate e rimirate, studiate e criticate, sospettate e ridotte. Per una, benedetta, altre, tante, distrutte. Una scusa, una fasulla giustificazione e in malora, via tutto. Bastava non sporcarle, non sottoporle al pubblico ludibrio, chi mi disse un giorno: custodiscile, e tienile in serbo, solo per te, chi? Non ricordo, ma so che aveva ragione. Avrei dovuto proteggerle, non sottoporle agli scossoni, all'inondazione dell'ignavia, allo sputo della denigrazione, all'usura dello sdegno, e alla pigrizia del coraggio. E cosa ne avrei tratto? Dal cambio, oggi so, ho ricavato un grande valore che nulla ha da invidiare alla varietà dei suoi elenchi, o allo scherno delle loro smorfie... Qualcuno un giorno disse che non vi è nulla di peggio che non essere compresi. Chi? So bene chi, maestro di poesia ed arte, fondamentale guida, pensiero vitale, genio anche lui violentato. Non gli impedì di arrivare fino a me ed io in sua compagnia vago e scavo, trovo altri giacimenti, nuove risorse. Non già una sorpresa, credevo fosse seme iniettato, invece era lì, indugiava sornione, s'agitava e si crogiolava, attendendo, paziente, che arrivassi a coglierla, lei insieme alle sue simili, in tutta la loro bellezza, esercitando un potere di cui non conoscevo l'esistenza o la tenacia. Coinvolta, in tutto il mio essere, ne sento gli effetti, investita ed onorata di esser stata scelta: l'ho mostrata, fiera, l'ho valutata, prudente; ricchezza sonnecchiante, ma mia, la afferro forte e la cedo volentieri, condividendo con altri l'entusiasmo, lo slancio e il coraggio, l'interiore libertà e il sacrificio degli interessi particolari. Ci sono, gridano ad una ad una. Grande la gioia, aperti i sorrisi, morbide e leali le strette, accoglienti gli abbracci, veri gli auguri, resistenti gli appoggi. La poesia mi offre soccorso, aiuta a riscoprire, a risvegliare. Son tanti i passi che riesco a ricordare, a tratti mi rincuorano, suscitano gratitudine, un moto sano d'ammirazione e di rinnovata azione, avranno un significato quelle parole che scritte più di un secolo fa, fanno capolino dai miei libri impolverati e ammiccano perché siano usate e tradotte. Leggetene e fatene tesoro, distribuitene a piene mani, sbracciatevi finché non vi vedranno e sottolineatele, ripetetele. Saranno come bandiere, come striscioni perenni, scudi contro l'inerzia dell'ovvio, saporite ricette, dense creme che andranno ad emulsionare la cattiveria, ad idratare la ruvidità del quotidiano. Ma esprimetele, imprimetele bene che tutti le possano vedere, insegne luminose sulla vostra fronte, sbatacchiate e insistenti, purezza dei segni contro il buio del silenzio colpevole. La sua lirica, sostegno irrinunciabile, l'ho ripescato non richiesto, l'ho eletto mio saggio suggeritore... farò una figura grama, o, forse, sarò salva, nelle piccole e impercettibili verità polverizzate rintraccerò la modernità: quando un vecchio sa esser giovane e sa tessere con le sue parole dei ricami preziosi, assai più egregi delle sue vivaci cravatte, si fa voce sincera e mezzo di trasporto di idee e intenzioni in una corretta direzione. Attraverso stanze oscure, percorro corridoi nascosti. In fondo all'insidia un varco, m'affaccio e mi bacia, il futuro caldo e abbagliante. Una serie infinita di trappole non è bastata ad imbrattarmi l'anima, ostinata e bruciante, come quel puntino luminoso che spinge dietro la mia palpebra cieca. A me trasgredire... mio quell'ordine insorto.
Proprio l'istante in cui la bellezza,
dopo essersi fatta lungamente attendere,
sorge dalle cose consuete,
attraversa il nostro campo rigoglioso,
lega tutto ciò che può essere legato,
illumina tutto ciò che deve essere illuminato
del nostro retaggio di tenebre.
René Char - 'à une sérénité crispée'
a PrimaveraLocorotondo
già a leggere il titolo mi è partito l'embolo:) mi è scattata la replica è scoppiata l'arteria commentizia:)
RispondiEliminal'intenzione è come l'equilibrio (alcuni ci mettono anche la felicità), se si concretizzano le perdi, cambiano nome.
bella l'intenzione!!
da senso a quel che fai (se sai tenerla ferma e non bari).
ti porta lontanissimo, altrove dal qui è ora perchè è alta, austera, severa, va dritta al punto ridendo dei gesti inutili che si fanno per arrivarci.
allunghi il braccio, tendi le dita e lei si scansa.
quelle buone poi sfuggono di loro natura hanno un loro tempo e un loro spazio, quelle cattive le vedi subito, si fanno sgamare e vanno scartate all'istante, sono surrogati fasulli che non portano da nessuna parte, ma quelle buone, ahhh quelle buone!!!
qualcuna lasciata da altri secoli fa l'ho trovata, perchè le intenzioni ci sono sempre state e allora ogni tanto ne trovi una che ti piace e pensi che sia la tua, ma chissà lei da dove è arrivata e come mai ti ha trovata?
@Teti900: le considerazioni da fare son tante e già tutte sperimentate, o quasi. È quello il maneggio e il rimaneggio nelle mani, come monete, tutte lucide, quasi consumate, ma è tempo di esporle, di spenderle e di distribuirle. Ci vuol coraggio, perché facile è mandar avanti gli altri e rimanendo sempre indietro, nascosti dietro le loro spalle o sotto i tavoli. Si comincia. A breve ti invierò materiale informativo su Primavera. Chissà che quell'aria nuova… quell'oltre ci deve essere, non posso pensare che non sia così! cz!
RispondiEliminaCapisco e alcune parole del tuo post sposerebbero tranquillamente il desiderio che ho nell'animo di tendersi sempre verso uno scopo nuovo.
RispondiEliminaE la serie infinita di trappole c'è stata, c'è e sempre ci sarà: me ne ciulo, le evito, ci casco.. ma vado sempre avanti ;)
felice settimana!
Le intenzioni, un vero fiume in piena.
RispondiEliminaA volte ci tira giù e soffoca, altre ci porta così in alto che quasi di più non potremmo immaginare.
Ottimo flusso di coscienza, Petrolio.
Risvegli le tue, e quelle degli altri.
Sbaglio o parli di Pirandello?
RispondiElimina@Chaillrun: come t'ho detto, grande condivisione!
RispondiElimina@MrJamesFord: ehhhhh, coscienza in piena… sommerga i soliti noti, che spariscano infine nel mio piccolo e nel grande sistema (brutto termine).
RispondiEliminamanda manda, il prossimo we vado a roma, ma la prossima volta potrei allungare;) mi farebbe piacere parlarne dal vero.
RispondiEliminacerto trovassi compagnia per il viaggio preferirei, sai una donna anziana da sola non sta mica bene:)
ma non c'è nemmeno un cavaliere che ne abbia intenzione:(
ho la sfiga di essere una via di mezzo:( troppo giovane per il badante e troppo vecchia per l'amante!
e così inseguo da sola le mie intenzioni, con calma un piede davanti all'altro:))
@InneresAuge: no, è Paso! In questi mesi grande e intensa rilettura di P.P.P., Vittorio Sereni e René Char, Camus, Sartre. Diciamo che di Pirandello spero di riuscire a trarre parte della tenera e umoristica considerazione delle debolezze altrui.
RispondiEliminatra il dire e il dire c'è di mezzo il nulla
RispondiEliminapassa alla fazione del fare
ti aspettiamo
@Teti900: anziana c/o altra anziana!
RispondiElimina@ecudielle: l'invito è ricambiato; tra il dire e il dire da noi c'è l'opposizione fattiva da un bel po'!
RispondiEliminaah ma allora vuoi che te le dica tutte le mie future intenzioni!
RispondiEliminatra un anno un meeting parallelo allargato e collettivo, REALE però;)
le intenzioni devono trasformarsi sempre in azioni poi
RispondiEliminaREALE certo! Parallelo, ma reale!
RispondiElimina@Ernest: sono in atto! abbiamo già ottenuto risultati!
RispondiEliminafantastica! paso ti prenderebbe subito tra i collaboratori. "l'usura dello sdegno..." ma come ti vengono? ho giusto visto un film che parla di usurai l'altro giorno.
RispondiEliminasei un mito!!!
gli avrei cambiato anche solo gli asciugamani al mattino! ;) hai già fatto la rece o è prossima?
RispondiEliminaNon solo amore per la storia, ma grandi sentimenti ed innata vitalità!
RispondiEliminaogni volta che ti faccio visita mi perdo, rileggo, spezzetto, salto e m'incastro. bello!
RispondiElimina[e io di solito non mi prodigo... e non visito, a men che non valga la pena!]
ah ti credo!
RispondiEliminanon ancora, sono indeciso tra il de oliveira e un petri che mi manca ancora... ti saprò dire ;-)
@AdrianoMaini: nella storia del mio paese ci son stati uomini degni di considerazione; a qualcuno difetta la memoria effettivamente e la vitalità poi è un discorso a parte
RispondiElimina@Ale: grz, anch'io mi fermo dove valga e di solito l'intento rimane quello: perdersi
RispondiElimina@RobyDick: ah, ok, quello concordato di De Oliveira?
RispondiEliminaquello!
RispondiEliminaNella vita bisognerebbe usare di più "l'istinto di pancia". Ma non usarlo troppo che diventi come me :) [ma quanto mi piace leggere quello che scrivi! Tutto d'un fiato e senza fiato. xxx]
RispondiEliminaPotrei ruttare fino all'eternità… tutto d'un fiato e mai senza fiato! Ciao ragazza dalle foto che sembrano quadri!
RispondiEliminaVanno, vengono, ogni tanto si fermano, e quando si fermano, sono nere come il corvo, sembra che ti guardano come l'occhio (libera interpretazione Mile, mi piace di più di malocchio). Ecco, mentre leggevo il tuo post, con il panorama di Praga davanti alla finestra, parallelamente pensavo a questo pezzo straordinario con la mia testa che si liberava dalle presentazioni che dovrò fare domani. E, devo dire, ci stava tutto! Thank you very much my friend! A presto, un abbraccio
RispondiEliminada qualche parte c'è scritto che bisogna mantenere buoni rapporti con i propri 'amici' blogger, sempre e comunque, per non rischiare di perdere visitatori e di danneggiare conseguentemente la propria immagine? Ma quindi io rovinerei qualcosa se qui scrivessi: tutte balle? Oppure: fottetevi tutti brutti stronzi con le palle mosce. Oppure: siete solo arrapati senza colioni (facendo un'arguta citazione di Marziale tra le altre cose)? No, era così per dire, solo un'intenzione... non facevo sul serio. Io sono tutto potenza. Ecco! Eccola lì l'intenzione. La potenza!
RispondiEliminaChe? La potenza, sì. Scusa ma la potenza di chi è forte? Eh sì son anche forti ma restano impotenti. Ah, virtuali? Ecco! Ecco!
@Nico: te in Praga che fai pensieri simili.. un abbraccio, oh? ma brutto effetto, 'sto post, non era nelle mie intenzioni :P
RispondiEliminaGrazie milena. Sono onorato..
RispondiEliminaRitornerò.
@JackDoppioJack: dev'essere quella sostanza contenuta nelle corna o in qualcos'altro del bue muschiato! dici che da terra si sferrano i migliori? mhhhhh
RispondiElimina@Mirino: anch'io!
RispondiEliminaio no ho scopi, e neanche scopo ultimamente. devo essere più positivo mi sa. :-/
RispondiEliminase ne avessi te la trasmetterei volentieri!
RispondiElimina:)
RispondiElimina'Quando un vecchio sa esser giovane' ... Ma tutti gli artisti sono sempre giovani, e non muoiono mai. Picasso diceva, bisogna tempo per essere giovane. Parole più saggi (ed apprezzati) di alcuni della sua opera..
RispondiElimina(Personalmente, malgrado la mia ammirazione per certi quadri di P, preferisco come artiste Shakespeare, più vero, magico, fuori tempo e colorato- a mio modesto parere).
Sì Pasolini e tutti gli altri rimangono poeti e artisti giovani che sanno trasmettere verità sempre valide e persistenti come l'acqua e il vento che corrodono l'ignavia e la pigrizia
RispondiEliminaCiao io sono Gio,
RispondiEliminal'ultima volta che ho piantato un chiodo in casa mia ho beccato una conduttura e ho avuto un pollice nero per un mese, qui si parla di vere e proprie trivellazioni, quindi per ora, non conoscendo il terreno, ci vado piano...senza commento..leggo e basta... vigliacco!
cavolo!
RispondiEliminami hai fatto venire in mente dove avevo nascosto le mie buone intenzioni per quest'anno! :-)
l'incipit (intendo fino a "coraggio", perchè ho notato che è un blocco unico, eh?), è semplicemente geniale!
@Gio.Illusion: io chiedo prima… ma qui puoi commentare quanto vuoi; il petrolio che verrebbe fuori è carburante buono! ;)
RispondiElimina@Itsas: che occhio prof.! :)
RispondiEliminaIl titolo di web-log ha qualcosa da fare con la revelazione di Pasolini di un tesi sul morto di Enrico Mattei (che fu responsable dell'ENI gruppo nazionalisato du petrolio italiano). O sono 'fuoricampo'?.
RispondiEliminaSì Mirino, PremioPetrolio è legato indissolubilmente a Petrolio di Pasolini del quale trovi la copertina proprio scorrendo in basso nella colonna a destra: forse, anzi, senza forse, è il libro che ho letto più volte in assoluto.
RispondiEliminaquell'ordine insorto agita anche me ...
RispondiElimina@Giardi: risolviamo così… o tentiamo.
RispondiEliminaè uno yak, l'animale intelligente.
RispondiEliminada per terra chissà. la visuale è ottimale. le zone intime sono a portata. le gambe pure. e le gambe sono il fulcro dell'equilibrio avversario. e se c'è della sabbia per terra? ancor meglio. tu non vuoi darmi retta, ma ti troveresti bene.
lo yak.. non è che non voglia darti retta, è che retta non son io, e non capisco mai cosa sia bene per me
RispondiEliminaerezione
RispondiEliminaok quello rientra nelle mie facoltà! ;)
RispondiEliminaora fornisci spiegazioni delle tue facoltà
RispondiEliminale spiegazioni lasciano il tempo che trovano, meglio le azioni: quindi illustrazioni o testimonianze!
RispondiEliminaillustrazioni allora
RispondiEliminaalla prox esposizione allora!
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