sabato 8 agosto 2015

Ci sono.



Ci sono genti che son fatte per ascoltare gli altri. Sicuramente non per parlare di sé. Risultano insicure, poco incisive e malferme nelle intenzioni, cosicché per nulla comprensibili e facilmente fraintendibili. Tutto ciò che direbbero potrebbe essere usato contro di loro. Se proprio sentissero il bisogno di esprimersi, lo facciano con l'impiego di un avvocato. Lui saprebbe, lui potrebbe, lui dovrebbe. Parlare per voi. Dire, forse in maniera non giusta, ma corretta. Forma. Non sostanza. Apparenza. Non sostanza. Inganno. E sostanza. Lui parla. Tu annuisci. Quando sarai stanca, spegnilo. E accendi musica. Funziona.



Ci sono genti che crescono sentendosi dire che son sbagliate, che non son fatte nel modo giusto, che non parlano nel modo giusto, che non si comportano nel modo giusto, che non pensano né agiscono nel modo giusto. Superano prove sempre nuove, ostacoli sempre più alti, ma solo per caso. Non credono di farlo in virtù delle proprie capacità, del proprio talento. Vanno avanti, come espressione vivente di uno sbaglio finendo coll'autoconvincersene. La voce. Saprebbe, potrebbe, dovrebbe. Parlare per voi. Agire per voi. Pensare per voi. Suono. Non sostanza. Aria. Non sostanza. Burla. E sostanza. Parla. Tu annuisci. Quando sarai stanca, spegnila. E accendi musica. Funziona.