giovedì 23 marzo 2023

I'll even it out

 Alla ricerca della mitezza. La si sentiva la mancanza della voce dai registri sottobosco, incanto e mistero. In rispolvero lei, ora, in corrispondenza di qualcosa di urgente da esprimere, qualcosa che non si può lasciar lì, a sopire. E così viene fuori, evitando le suole degli scarponi che vorrebbero solo appiattire, livellare, annullare. Minacciosa maschera, costume inquietante e trucco pesante che ci fa visita negli incubi più neri, estrema, estrosa, figura strana a metà tra una ninfa e il Night King, un folletto e un satiro, gender fluid, conturbante e disturbante pronto a interpretare un nuovo personaggio della trama, ma rimanendo persona, e raccontarci la sua storia, tormentata, ribelle, sempre, verso la società retrograda, verso la falsità, rimette al centro il solito discorso, il sé e i sentimenti, nella loro essenza purissima e scevra da sovrastrutture. Stride, la sua mistica convinzione, sferzata da folate di dubbi eterni, si avvita e si disperde, in una danza che ricorda un sabba di streghe, sprofonda e riemerge dagli abissi, in riverberi e gorgheggi mesmerici che ci rapiscono come il canto di una sirena e ci trascinano sul fondale. Lei sboccia, sgargiante corallo, sinuosa Dulse, non sfiorarla se veramente non puoi, non posare l'occhio su di lei se realmente non vuoi. La mitezza non esiste. You can't even it out.


 


The witch, sabba. Abruzzo. Parco Lavino.

5 commenti:

  1. ho letto una prima volta e sono caduto nel solito errore, lo confesso: cercare di Indovinare cosa tu volessi esprimere.
    poi ho fatto una pausa, caffé e siga, da solo guardando il vuoto e pensando che qualcosa mi aveva toccato. torno qua e rileggo, senza pre-giudizi, senza pre-venire ma soltanto cercando di Venire, passami il sillogismo che non vuol essere volgare ma sensualmente partecipato sì. Vengo a te, cerco di raggiungerti e godo del tuo stile, e basta. godo della Bellezza che può avere un testo e sono pieno di ammirazione. emularti mai, ma quanto mi stimoli per i miei pezzi.
    è un pezzo di meccanica quantistica, direbbe un fisico-matematico. c'è un ché di continuo movimento, l'impossibilità di fissare un punto. meglio, in ogni istante sei tante cose e sei il Tutto.

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  2. Se non ti conoscessi direi che è una serie infinita di complimenti e che tu mi stia adulando, il che in realtà mi farebbe pure piacere, se sinceri e sentiti, ma essendo abbastanza 'adulta' e parecchio 'disillusa', reduce da mazzate di vario genere, dico che cogli bene. Scrivo come leggo, leggo come sono, scelgo la gente come sono, scema, a tratti, istinto e passione. E perciò senza senso, o tanti. Separati o tutti insieme. Chissà. Forse sul blog non mi sono mai sbagliata, forse.

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  3. Ah, puoi dire 'venire' quante volte vuoi e coi sensi che preferisci. Sesso e amore, passione e desiderio sono mai volgari. Mai avuto problemi ad esprimerne a parole e coi fatti. Tanti miei pezzi, tante mie illustrazioni fondono e confondono. Non c'è niente di male nel pensarne. In tanti fan finta di com-prendere, pochi o nessuno sa farlo.

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  4. mi fanno molto piacere le tue risposte. "... mai volgari...", giustissimo.
    ecco, un attimo di pazienza te lo chiedo ancora. per ora ho smesso di leggere i tuoi post come indovinelli. prossimo passo evitare o almeno ridurre elogi e complimenti.
    non sarà facile ma ci provo! :*

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    1. Puoi esimerti ora, riprendi tra un due tre mesi, il tempo che io possa riacquistare un tantino in più di fiducia nella veridicità di complimenti e adulazioni. :D

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