giovedì 12 luglio 2012

breath

Bisognerebbe fare come le due lepri; quando cala il colpo, cadere follemente come morti, raccogliersi e riprendere coscienza, e, se si è ancora in grado di respirare, scappare a tutta forza. La forza dell'angoscia e della felicità sono la stessa cosa.



Soffro di un eccesso di ispirazione e non smetto di sporcare tutto ciò che mi circonda; non lo senti questo intenso odore di acido? Inchiostro, china, tempera, olio, acrilico esalanti da tutte le pagine. Instancabile annoto sui muri, frasi riportate dalla memoria, traghettate da terre lontane approdano sulla bianca calce… le lettere storte, inclinate, percorrono lunghi tratti sorpassandosi, saltando tra le crepe e le fessure, si rituffano, tra spruzzi e alte onde si rifrangono sulla parete altissima, scoscesa e ripida, si articolano in contorte ventose o in sottili grazie terminali, raggiungono e afferrano le tue caviglie a bagno oscillanti e ignare. Puoi anche mordermi. È così forte e dolce la tua vorace bocca all'apice dei miei pensieri. In me trovi varietà e abbondanza, ma non rimarrò fino al dessert, già m'agito, allungo il secondo tentacolo, ti stringo il polso, col quinto ti solletico il lobo, coll'ottavo, e ultimo, ti scompiglio i capelli. Sbalzo via dalla presa e riprendo lo spazio che mi spetta, la contraddizione che mi è propria, l'ebbrezza e l'umore alterno, sole, pioggia, roccia, mare, vento, quiete, disubbidiente fino alla confusione patologica, discontinuità, irrazionalità. Non è pazzia… se mi guardi, riconoscerai te stesso, e tutto ciò che ci circonda, le radici e però anche l'esasperazione e l'agitazione. Cos'è l'equilibrio che invochi? Il quieto vivere, il tacito piegarsi alla tradizione? Non è forse più bello che io ti scandisca il tempo, ti cuocia coi miei baci, ti rinfreschi con le mie carezze… e ora abbandoniamo la terraferma, fuggiamo il caldo e, giù, celebriamo l'elegia del mare. Immersione. Abisso. Profondità. Visione ondivaga, fluttuante, respiro increspato che si frammenta in miliardi di particelle, infinite sequenze, bolle d'aria, nelle quali espando e contraggo l'esistenza, lui mi circonda, mi abbraccia, mi sostiene, mi sprofonda, immenso, è l'unico ambiente, elemento originario, in cui la mia ansiogena grevità si fa leggera giocosità liquida e azzurro finale sublime.

passo tratto da Minima moralia - T.W. Adorno

20 commenti:

  1. "Le cose vi guarderanno due volte
    e dovrete ricambiare lo sguardo
    lasciandole accadere"

    (Adrienne Rich)

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  2. bisognerebbe o per meglio dire sarebbe a volte gradito che l'alternanza tra ciò che porta fuori e ciò che trattiene dentro sè fosse o sia sincrono o in armonico equilibrio così che per un breve istante si possano cogliere entrambi e magari scegliere tra i due quello in cui pluffarsi oppure far a meno di entrambi, insomma che la terza opzione si rendesse più evidente e il tutto meno binario, ordinato e prevedibile (forse mi sono persa?:)

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    1. diciamo che 'soffriamo' della stessa identica disordinata e imprevedibile liquidità di pensiero.. esseri che nuotando si riconoscono! ;) * tra un po' mi perdo..

      qualcuno mi spiega perché dal mac io non riesca a commentare? ////

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    2. (boh? io ho mac, ma funziona benissimo:)

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    3. e allora ha qualcosa che non va.. i soliti dettagli, qualcosa che non ho aggiornato.. maledizione, preferirei continuare a scrivere a mano, e poi voi mi mandate i commenti scritti a mano e poi rispondo a mano.. :P aiuuuuuuuu

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  3. Non potevi trovare musica più adatta per cominciare il tuo post, e sequenza di immagini più appropriata per concluderlo, dopo averci toccato lo stomaco parola dopo parola. Che te devo di' Milè...niente, non ti dico niente, solo questo xxxooo :*

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    1. grazie Nico, in estate, vado in fumo, leggo meno ché quelli che divorano libri sotto l'ombrellone non li capisco (perché l'ombrellone non lo uso e il sole divora me, come farei a divorar libri? :))) e allora mi affido alla musica (che mi regala brividi) e li trasmetto in immagini (anche quelle fuse) *****

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  4. non so perché ma questo post...sa di freschezza estiva ;)

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    1. oddiu no! ma guarda io che brucio so di freschezza? :))) son contradditoria anche negli effetti *

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  5. Penso che la frase "celebriamo l'elegia del mare" sia il fulcro perfetto della tua intensa e significativa esternazione.

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  6. Profanando sensi
    Sostengo
    Il mio corpo esausto
    In attesa
    Del tuo respiro

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  7. senza ispirazione il nulla avanza
    meglio sporcare...

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