giovedì 30 maggio 2013

in grado


Do not dress in those rags for me, I know you are not poor;
don’t love me quite so fiercely now when you know that you are not sure,
it is your turn, beloved, it is your flesh that I wear…



Ci vuole un gran bel coraggio, ma alla fine ci si riesce. A improvvisarsi diversi da quel che si è in realtà. Perché il più delle volte si hanno le armi a disposizione, anche se ben nascoste nella fondina. Poi si scopre, sia stato inutile e anche dannoso. Il tempo per cercar di slacciare, afferrare, sfilare, mirare, puntare e far fuoco. Sarebbe stato più semplice essere se stessi, senza uccidere il proprio e l'altrui. Voce e strumenti ce li abbiamo tutti. Doti raffinate o mediocri. Registi del proprio film, professionisti del savoir faire, dire, vivre.


4 commenti:

  1. Dico con una buona dose di faccia da culo che parlare con te deve essere un sublime piacere.
    Ahimè.

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  2. Oppure bisogna nascondersi, quando la maschera la porti per troppo tempo, durante la giornata, e preme e fa male al viso.

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  3. magari veniva un film di cassetta ...

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