lunedì 10 novembre 2014

bugiarda favolosa

Per ritrovare la vera me bisogna abbandonare tutte le altre piattaforme in rete, fare un salto e arrivare qui. Solo su questo spazio sopravvive, pur ben nascosta, la reale vicenda. Mi potreste incontrare dappertutto, ma simulo alla perfezione e mi muovo a mio agio tra grottesco e irriverente. Qui, invece, lo sguardo leggero e beffardo si smarrisce come in vicoli stretti e troppo simili, inciampa come su sconnessi e irregolari sampietrini. Il mondo di fandonie si sgretola davanti al passo incerto e al respiro affannoso. La stanchezza si fa sentire impietosa. Nessun pensiero profondo, né sgomento né travolgente passione. La voce narrante si rompe perché nelle orecchie risuona piantata, fissa la melodia di Arvo Pärt. Emozione tutta mia, indivisa e indivisibile. Mi volto indietro e mi sferza un vento odioso e fastidiosissimo. Guardo avanti. Niente di speciale. Cosa mi aspettavo? Tutto, tranne il nulla dove un tempo doveva esser stato così tanto. Ma so che devo andare, per perdermi ancor più. O per perdere tutto il resto.

A ciascuno il suo.






6 commenti:

  1. Dovresti farti vedere più spesso qui.

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  2. difficile credere a una sedicente bugiarda...
    invece... parlando alla testimonial: ecchetaz è uno scherzo?
    no, perché a orecchio mi suona maluccio (ecchecazz!)

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  3. Puoi dire quello che vuoi, ma A ME MI piace seguirti anche dall'altra parte :-))) Un bacione Milè

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