mercoledì 5 ottobre 2011

insegnami la sete

L'acqua non è una cosa che puoi trattenere. Come gli uomini. Ho provato. Hai sete, bevi, e hai ancora sete. È un rito, una serie di gesti che compi con religiosa puntualità, riapri e chiudi. Pensi, ripensi e ricopi. Ma non c'erano degli appunti? Ma sì, non ricordi? Anche una serie di foto scattate in occasione di quello spettacolo. L'autografo, i sorrisi e le strette di mano. Gli abbracci contenuti e le rose. L'odore forte e i petali sparsi qua e là. Lasciati andare. Ancora lo sento. Fiducia e paura. Senso di vuoto e ritmo. Passo, passettino, giravolta. Viaggio. Partenza e ritorno. Rincorro la tua immagine, ti vedo ancora. T'ho perso. Riflessi sul pelo dell'acqua. Risacca che cancella tutto. A piedi nudi prendo un po' di colore proprio sotto il tallone. Verde intenso. Con l'alluce pesco una piccola quantità di grigio chiaro. Ci vuole il blu oltremare. Non ne ho. Finirò per miscelarne altri due. Mi inginocchio e giù un azzurro a chiazze sulla tibia e poco più sù. Ora sì che la sento. Inutile cercar di controllarla, afferrare e possederla. Densa e sorprendentemente sciolta, presente ma allo stesso tempo oscura e simbolica. Si allenta la tensione, si fa prendere, sta stringendo cerchi sempre più piccoli e trasparenti, intorno alla mia vita. Ora sì che ti percepisco. Ti vedo già. Ti lavoro con i polpastrelli. Partecipi e ti fai solleticare, il tempo di assestarti e di rilassarti appena, di dar forma al flusso, la tua acqua in un violento spruzzo mi spinge indietro e io rimango a faccia in sù a guardar il cielo che mi parla di pioggia. Sorseggia, mi dici e non deglutirmi mai.

Frase iniziale Antropologia dell'acqua - Anne Carson

40 commenti:

  1. un passo, ma non è il solo: A piedi nudi prendo un po' di colore proprio sotto il tallone. Verde intenso. Con l'alluce pesco una piccola quantità di grigio chiaro. Ci vuole il blu oltremare. Non ne ho. Finirò per miscelarne altri due. Mi inginocchio e giù un azzurro a chiazze sulla tibia e poco più sù.
    ecco, l'evocativa carpiata "antani" denuncia chiaramente che Anne Carson è un tuo pseudonimo, e non provarci nemmeno a negarlo :)

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  2. @RobyDick: ti dirò… Carson è il cognome di uno dei personaggi da me più amati! il compagno baffuto di Tex Willer! Mi faceva morire con le battute caustiche che rivolgeva al collega ranger! :)
    Questo post è un po' una fusione (lo spiego perché questa volta ci tengo) tra quello che io penso dell'amore e del rapporto tra due persone (il sesso lo si decida liberamente) e ciò che mi ha suscitato la vicenda di Barletta! Ci ho anche 'satirizzato' parecchio. Perché noi la sentiamo parecchio forte quella sensazione di povertà, di impotenza, di menefreghismo qui al sud. Quei colori sono i colori della speranza, del mare, del cielo e invece li si soffoca ogni volta con il grigio opaco della polvere e dei calcinacci, con il nero del lavoro sommerso. Su tutto una effigie sacra… tutto è precipitato tranne quella immagine. Perché se dio vuole… cazzo, se dio vuole? E noi? Che facciamo? Più cinici e chiusi, più egoisti e oppressori di quel dio.
    I miei colori. Anche qui in una valle che potrebbe essere una delle più belle della Puglia io li uso, su foglio e tela per forare quella patina che copre e ricopre. I miei colori…

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  3. L'acqua non la puoi trattenere, no. Specie se ti si sciupa una guarnizione, in bagno, lasciandola filtrare a ogni scarico, rovinando mezzo muro dei vicini del piano di sotto.
    Esperienza personale, recente. Quanto mai evocativa.
    Quanto mai evocativo tutto il post, in carpiato antani certo, ma in un crescendo fino al delizioso finale. Scusa per l'accostamento che mi è venuto, ma dopo i 36 km di lungo di stamani... tu mi capisci, vero) :)

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  4. Ebbene si, tu dipingi col cervello e sei il mio rumore preferito. xxx

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  5. mi spiace aver scherzato su un post così serio, ma proprio non avevo indizi per capirne le ragioni.

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  6. @WebRunner: ahahahhahahaha! ho le guarnizioni che prendono acqua infatti… ginocchio ferito. Ferma per due settimane. Non riuscirò più a recuperare! *

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  7. @EmmaPeel: così come tu fotografi i miei obiettivi! XXX*

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  8. @Roby: dovresti già conoscermi abbastanza per capire che io ironizzerei anche sulla mia morte (anzi soprattutto)… penso che la satira sia il miglior modo per introdurre nel cervello addormentato della gente il verme del dubbio. Un abbraccio amico mio virtuale. *

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  9. l'acqua non puoi trattenerla e soprattutto non puoi privatizzarla

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  10. http://www.youtube.com/watch?v=I6R1_zmYD9M

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  11. A proposito di acqua, tragedia e amore! Un abbraccio fortissimo amica mia

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  12. sembra che non si faccia tempo a riemergere e di nuovi ti ritrovi spinta sott'acqua senza aria. non riesci nè a bere, nè a diventare acqua soffochi nello stesso modo che a trovarti nel deserto in una bufera di sabbia o sotto delle macerie.
    non c'è misura e non c'è fondo, non trovi?
    e allora come si fa?
    ci si da per vinte?
    e come si fa?

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  13. @InneresAuge: ;) quella li dovrebbe sommergere del tutto e per sempre.

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  14. @UbiMinor: ne riesco a fare anche senza acqua… XXXD

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  15. @Teti: si va… come in acqua quando le onde son più alte della cima dei capelli ;)

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  16. Sete soprattutto di giustizia, di giustizia vera, direi!

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  17. Sembrerebbe tutto parte di un ciclo immutabile, anche se in questo mondo al collasso stanno cercando di farci invertire anche quello, facendoci bere della gran piscia mentale (tipo l'esaltazione incondizionata del lavhorror anche davanti a certe tragedie, come se non fosse già una tragedia in sé lasciarsi fottere la vita con QUEL lavhorror!)...
    Per restare satirico-umoristici però ci chiediamo: se ci berremo la loro piscia, poi pisceremo acqua?

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  18. Ma quanti blog hai? Non so più dove venire a leggerti. Questo è dove vengo di più ;)

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  19. Proprio come l'acquerello. Occorre controllarlo ma quasi allo stesso tempo liberarlo, lasciarlo anche scorrere perché si esprima da sola.
    (Certo per le donne è quasi la stessa cosa, occorre accordarle (o fare finta di accordarle) questa libertà tanto quanto 'la sovranità'. Manifestamente già nel 13° secolo Chaucer ne seppe molto..)

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  20. ti sei innamorata? o reinnamorata? o hai capito di essere ancora innamorata?
    o non ho capito un accidente come al solito?
    =)

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  21. tu mi insegni la fame...fame di ciò che scrivi, che è sempre così denso, da assaporare con il cucchiaio. baci

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  22. @Adriano: Quella è la più impellente! ;)

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  23. @ZioScriba: Io credo che lo stiamo già facendo! Questo paese nel bene e nel male va avanti solo per quello! ;) *

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  24. @Alli: quanti? Due miei e tre ai quali collaboro! ;) ****

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  25. @MagneTico: ma dai come? anche tu parlavi di cicli! :P capisci capisci..

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  26. @Ady: e tu da un po' hai rinfrescato le 'cucchiainate' :))) ****

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  27. dopo aver letto anche il tuo commento di risposta a robydick ho dato un senso più profondo a tutto. E mi piace ancora di più.

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  28. come si fa a sorseggiare senza deglutire?

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  29. @Alpexex: in amore si fa… si fa… ;)

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  30. Carolyn Carson "Il vuoto dell'acqua"
    http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=8H9SEcOVz8A
    Un video molto suggestivo.
    Beh, volevo fare un post su questa cosa ed altro e mettere quel video quando, con la parola chiave Il vuoto dell'acqua, arrivo al tuo post.
    Buffo no?
    I sei gradi di separazione.
    L'altra Carson la conosco. L'ho letto il suo "Antropologia dell'acqua. Bellissimo!
    Me lo stampo il tuo post. Lo leggo dopo. Ora devo sfrecciare.
    A bientot

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  31. @Baol… m'era sfuggito! Sì sete sempre… ;)

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  32. @Simurgh: Buffo molto.. e mica tanto. Con Teti si ragiona spesso di questo 'circolare' intorno, sù e in mezzo al comune sentire e scriverne! Verrò a visitare quando l'avrai scritto! ;)

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