sabato 4 febbraio 2012

Tired of remembering

Equilibrio. È una vergogna che tu non sappia cos'è. Spostati. Vai lì in fondo. T'impresto il mio binocolo. Corri. Raggiungi l'altro capo della conoscenza. Ti concedo una manciata di secondi e ti consegno l'essenziale opportunità di cogliere gli eventi passati, falsificarli, ripensarli. Quando avrai terminato partirai ancora e tornerai a me. Mi restituirai il paradosso apponendo innegabili ragioni e profonde argomentazioni. Perché rifletterci tanto? Non devi e non puoi! Non ne hai il tempo. Oh, se ci liberassimo di quest'inutile fardello e andassimo leggeri recuperando il viaggio, lungo, partenza in noi, arrivo nel mondo. Non dire ovvio se non lo senti davvero. Non pensare altro se non hai già deciso, dentro te, di dar il via al processo di comprensione. Hai il segnale di allarme inserito. Memoria_ proseguimento_lento. Nega quanto vuoi. Memoria_cancellazione_attivazione. Io riuscirò comunque a superare quel confine, ci sarò e infrangerò quella barriera, i maledetti cancelli del luogo sinistro, di quella terra di ulro dove l'uomo mutilato mi sopravviveva. Ma chi sei tu? Son la mappa che t'appresterai a disegnare, il piano che ideerete tu e gli altri per evadere dalla realtà disumana, la dimensione altra, la capacità immaginativa, lo sguardo capace di ridare significato a una vita spezzata e alienata. Non vedi dove sono? Cieca tracotanza mi sommerge e mi soffoca. Mi combinerò, mi farò alchimia, arte di vedere il mondo attraverso la prospettiva naturale, bibita ed essenza vitale, filosofia, chiamala, col nome proprio. La tua bocca sdentata parlerà oro, le tue braccia scarnificate sferzeranno l'aria con vigoria rinnovata, i tuoi occhi senz'orbita si maschereranno e scacceranno qualsiasi ombra menzognera. Sarò briciola che si farà pane intero, parola che si farà libro, nota che si farà inno. Io cantastorie moderna che non cederà al ricatto del lamento, scaverà e riporterà alla luce la grandezza dell'uomo. Dimmi ora chi sei, concedimi la salvezza… Son lo squarcio che apre, forza la ragione pura e arida e sorprende con la sua energia vivificatrice. Son la visione indecente che non perde il suo contorno reale e ricompone, ostinato e potente, il bello recuperandolo dall'orrore e dal brutto… Afferrati a me, son lo strumento e la voce, il demone benigno, ironia senza titolo, luce nel buio. Fu un giorno così felice… Il male accadutomi, l'avevo dimenticato, non mi vergognavo al pensiero di essere stato chi sono. Nessun dolore nel mio corpo. Raddrizzandomi, vedevo il mare azzurro e vele.

a tutti i perseguitati oggi, ieri e mai domani


brani di Milosz Czeslaw

24 commenti:

  1. ma che belle sia le immagini e sia il brano del video!
    il post come sempre in parte mi suscita un sorrisino sardonico e dall'altra, mezzo ghigno invidioso e l'altro mezzo assente.
    dici che bisogna che chiedesse per favore, così che l'altra avrebbe potuto obbedire più volentieri?
    mah! a volte le dimenticanze procurano guai altre volte fortune.
    vittime e carnefici, persecutori e soccombenti, santi e dannati, salvatori e dispersi dovremmo esserlo un po' tutti.
    alcuni lo sanno, altri fanno finta di niente, altri lo ignorano e alcuni lo scrivono e così esorcizzano e cauterizzano e tante altre cose, insomma un bel quadro. niente di cui lamentarmi neanch'io;)

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    1. So, per certo, che nessuna epoca è migliore di quella passata, peggiore di quella futura, che nessuno attraverso il pregare potrebbe suscitare pietà e rispetto.. quello che è successo e che ogni anno ci costringono a ricordare (come se fosse un solo giorno quello deputato a sostenere il peso di un'umanità fallace) dovrebbe solo farci diventare uomini, normodotati o superiori solo per il fatto di creare bellezza e non mostruosità. Tutti si commette errori, tutti si è (almeno una volta nella vita o forse più) -come dici perfettamente tu- vittime e carnefici: per alcuni è la fine (fisica e non), per altri è un nuovo inizio! Ecco su quell'inizio ho sempre basato il mio percorso: sarà per quello che mi piace tanto il viaggio, mai l'arrivo, mai e poi mai il ritorno! Teti vicina *

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    2. Commettiamo tutti gli errori, ma spesso senza che ci rendiamo conto. Forse non sono allora gli errori poiché c'è sempre una ragione per tutto. Fa anche parte della bellezza della vita..

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    3. giusto… ma sarebbe umano cercare di non commetterne di irrimediabilmente 'bestiali', d'altronde non ne abbiamo alcun bisogno 'vitale'! ;)

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  2. sai come sarebbe buffo se alla fine il tempo si rivelasse un produzione collettiva..?

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    1. ecco vedi? te, me e teti, mettiamoci al lavoro! ;)

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    2. è una proposta per il 5 febbraio ad 'haikuare'? :)

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    3. se il tempo scorre e il passato evolve mentre il futuro e' incerto (non nella qualita', ma nella possibilita') evidentemente stiamo gia' lavorando... :)

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    4. mi sfugge, non riesco a trattenere nulla, nemmeno il risultato del mio lavoro. Comincio a pensare che sia tutto inutile, ma in realtà mi piace molto come sensazione, perché meno sensazionale risulta oggi, forse più sensato sarà domani.. ch'ho detto? /

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  3. Facendo archeologia esistenziale si scoprono tante di quelle convinzioni andate in frantumi da farne un museo che non amerei visitare. Preferisco andare avanti avanzando di lato e guardando in trasversale. Tipo cercare di vedere il raggio verde al tramonto.

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    1. non ci sono mai riuscita, ma dico a me stessa che è senz'altro possibile vederlo! ;)

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  4. Mi afferrò a te, con pezzi come questo come non farlo? Facciamolo! ;)*

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  5. Stanchi di ricordare...spesso questo stato d'animo ti prende in pieno, e il video che hai linkato ti dà proprio questa sensazione Milena mia...ma la sfida grossa è secondo me superare questi stati d'animo, facendo sì che quando vediamo nella realtà le stesse immagini del video è proprio lì che dobbiamo materializzarle...solo così, imparando dal passato, ci può essere futuro! Un bacio saluta Francesco

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    1. me ne rendo conto, cerco di farlo scrivendone e disegnandone. La carta rimane sporca. IO un po' più pulita e tranquilla * … sarà fatto! *

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  6. ...
    La tua mano improvvisa
    umilierà il grande orgoglio,
    lo spezzerà, ridurrà in frantumi i vecchi sistemi che attendono
    l'ultima trasgressione del mare
    Always in trouble di W. H. Auden

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    1. L'adoro! sempre accanto al mio letto in mezzo a tanti Auden! ;) Una sua poesia (At last the secret is out) è riportata sul materiale di divulgazione delle nostre opere (Studio Eidolon). *

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  7. il tuo bolg ha un senso che "rapisce"...
    complimenti.

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  8. L'equilibrio è una cosa che a gli umani (soprattutto a quelli inumani) è mancato molto spesso...

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  9. basterebbe essere più leggeri e volare

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