domenica 8 luglio 2012

mea culpa

La ricerca del proprio grigio è la ricerca del proprio equilibrio personale e degli altri. A chi lo stai dicendo? Ne so qualcosa io... dovrei essere un'esperta in sfumature, toni e mezzi toni, dovrei, sì, ma, magia dal cilindro vengon fuori solo conigli bianchi, tortorelle candide o al massimo un lungo foulard di raso nero, nero. Non sai fare di meglio? Allora! Cominciamo coll'assunzione delle responsabilità e finiamola con le domande. Questo spazio è mio. Miei i confini tra l'errore e il pentimento. Se ne avessi voglia non m'inginocchierei di certo per chiedere perdono. Non son carne tenera, per nulla. Al prete che mi chiedeva insistentemente allora figliola quali peccati hai commesso? Ancora con le richieste: non sono sua figlia, se così fosse ci sarebbe un leggero conflitto di interessi tra la sua tonaca e la mia minigonna… poi son così distratta che li dimentico dopo il primo migliaio, faccia lei. Ho smesso tanto tempo fa, ho interrotto la breve sequela di invocazioni con una bella imprecazione e… amen.
Sono coriacea tanto che devi procurarti un solido martello pneumatico per farti strada nel carapace armoniosamente disegnato e disintegrare tutto lo stomachevole scudo contro il quale si abbattono quotidiane e insistenti tutte le corruzioni e le miserie umane.


Ah! L'hanno ben sostituito, il padrone! Le sue violenze, le sue scempiaggini, le sue furbizie, tutte le sue puttanerie pubblicitarie! [...]
I nuovi sfruttatori sono già lì sul podio!... Guardateli, i nuovi apostoli... Tutti pancia e a cantare!

Son qui per scolpire nell'aria tutte le loro bassezze, per descriverli, narrarli e allertare tutti coloro che giacciono lì ai piedi di quel podio ad attendere a bocca aperta che si traducano in concessioni ed elemosine. Non sono che violenza gratuita e malattia dispensate a piene mani prive di compassione e umanità, umilianti e disgustose professano libertà, giurano fedeltà ad alti ideali, ma a un attento esame radiografico risultano piatti, deformi, inconsistenti. Ecco, si perdono altre sfumature, altre speranze di colore, l'essenzialità dei tratti: devo esibirmi in un'evoluzione per intenderne i contrasti e i significati reconditi. C'è uno spesso strato di sporco, compio uno sforzo nel carpire le gradazioni di cui parli. Sono un'esteta. Esalto la liberazione dai formalismi, fuori dalle regole contenitive, anarchica di natura, rivoluzionaria per vocazione. Personaggio scomodo che fa della sua vita l'intima impresa di provocazione, ad animarla la potente ansia di fuggire dal banale, dall'anonimo e dalla notte: una vita piena di incidenti...


Caro Amico. Sono anarchico da sempre, non ho mai votato, non voterò mai per niente né per nessuno. Non credo agli uomini.


al di là di qualsiasi considerazione sulla sua ideologia, grazie a Celine scrittore

11 commenti:

  1. Diffidare sempre dei tribuni della libertà :-)

    E grandissimo Céline

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    1. stai parlando con la più diffidente in assoluto! incredibile riesco a dubitare anche di me stessa.. ;)

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  2. Comunque, prima di Masaniello e dopo di lui, hanno fatto tutti una brutta fine.
    E pace sia all'animaccia loro.
    Ciao.

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    1. quel che mi chiedo: oggi chi può considerarsi vero 'oppositore' o guida alla rivolta (per quanto possa ritenersi utile, comincio a dubitare anche dell'efficacia delle rivoluzioni) e non prossimo padrone? ////

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  3. Visione pessimimistica più che legittima, espressa con notevole efficacia espressiva.

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    1. è guardandomi intorno che mi sfuggono queste visioni! ;) *

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  4. si arriva sempre al termine della notte ?

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  5. mah!
    in qualche modo il grigio se uno vuole si trova, per esempio accostando piccole pennellate di bianco e di nero da lontano sembra grigio, tuttavia a me sembra buona cosa che restino separati.
    i miscugli mi sanno di ambiguità e comunque sia i bianchi, sia i neri e sia i grigi hanno sia fans e sia oppositori, quindi se l'essere netti e schierati può dar fastidio a qualcuno, altrettanti ce ne dovrebbero essere che lo apprezzano!

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