domenica 14 ottobre 2012

a quiet place

Quante volte moriamo l'uno nell'altro,
nell'umida caverna vaginale,
di quella morte che è dolce più del sonno:
la quiete dei sensi soddisfatta.
Carlos Drummond De Andrade



Intromissione.. nessuno gli dà il permesso e quello s'è già accomodato, sprofondato nella poltrona e piedi sul tavolino. Non sono fissato coll'ordine, ma educazione vuole che mai mi sia sognato di entrare in casa altrui, piazzarmi così e nemmeno essermi presentato. Si chiama colpo di fulmine. Puoi chiamarlo come diavolo vuoi, ma già ho voglia di scaraventarlo fuori a calci in culo.
Avvicinamento: ha spostato prima un piede poi l'altro, s'è seduto composto, diciamo, e ha cominciato a parlarmi con tono suadente, con tecnica ammaliatrice. Si chiamano espedienti e io lo lascio fare. Ci sa fare, sì.
Intreccio.. di mani, gambe e gole, schizofrenie, magici momenti di estaticità, miscela sempre interessante, dal sapore familiare e allo stesso tempo esotica. Si suol definire colpire nel segno. E io spingo quel dettaglio, stando attento a rifuggire stilemi e stereotipi, muffa stantia e abuso di abitudine, lo spingo verso il salto finale da elemento dentro l'altro elemento portante della ballata: il ritmo. Sento gli ultimi singulti, al limite, poco prima della resa ultima, vischiosa, contorta.
Delusione: morte inaspettata. Non lo puoi rimettere sù. Ne uscirebbe un suono rotto, sguaiato. È il compendio soave, forse troppo breve, ma umanamente riconoscibile. Si chiama orgasmo. Chi lo sfoggia dilunga solo, ma non gode appieno. Io preferisco un'enfasi minimale. Mia imperfetta perfezione. Ramificazione alla cui sommità prelevare, gelosa, curiosa, personali sorprese, dolci rivelazioni. I detrattori zittiti. Gli inguaribili pessimisti invitati al prossimo.


21 commenti:

  1. Non ho capito molto e faccio sempre più fatica a capirti (se vuoi entrare in politica DILLO!) però definire "compendio soave" l'orgasmo è semplicemente fantastico

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  2. Io sono un ottimista. Mi inviti lo stesso? ;)**

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  3. stanotte ero lì nel mio letto che riflettevo sull'originale ambientazione e sceneggiatura che avevo letto qui a proposito del colpo di fulmine quando si è scatenato un temporale epocale, ma devo dire che non ha affatto prodotto l'esito a cui accenni.
    apparterò mica a quella schiera di ultimi? beh, comunque sia, un seguito sarebbe gradito, così che al prossimo nubifragio possa anch'io, nel caso, seppur fugacemente, goderne.
    pare infatti che da quando abito la sede paradisiaca abbia del tutto perso le mie attitudini estatiche. grazie!
    santa teresa d'avila

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    1. io lo avevo scritto apposta.. pensavo che venisse giù, invece.. ti mando una diavoleria ;)

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  4. "magici momenti di estaticità".

    Io ero fermo all'esaltatore di sapidità e al glutammato monosodico.

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  5. Ci sono soggetti molto peggiori che possono entrarci in casa e mettere i piedi sul tavolino...

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  6. le aspettative deludono sempre. conviene aspettare e basta.

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  7. NON VOGLIO ESSERE L'ULTIMO A MANGIARTI
    Non voglio essere l'ultimo a mangiarti.
    Se allora non ho osato, adesso é tardi.
    Non soffia più l'antica fiamma e berti
    non placherebbe sete che non arde
    nella mia bocca secca di volerti,
    di desiderarti tanto e senza vanto,
    fame che non riusciva a sopportarti
    così pasto di tanti, ed io codardo
    in attesa che pulissi tutto il seme
    che su anima e corpo ancor di scorre,
    ed arrivassi, intatta, rifiorita,
    per ingaggiare con me la lotta estrema
    che rendesse l'intera nostra vita
    un fiammeggiante, universale poema.
    Drummond De Andrade

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