domenica 30 dicembre 2012

al di là



Se esistesse la formula per rendere un fallimento un successo senza uguali, io sicuramente non farei nulla per appropriarmene. La magia a cui ambisco è un'altra: quella silenziosa ed emarginata dalla storia di tutti i giorni, quel corollario che sembra essersi aggiunto all'ultimo momento. È la scrittura che riesce ad ammaliarmi sin dal primo contatto con la pagina a caso di un libro pescato per caso nella libreria precipitata all'angolo della viuzza buia nelle mie ondivaghe passeggiate verso casa quella che riesce a rapirmi e a guadagnare l'attenzione delle mie dita e dei miei sguardi. Mantiene credibilità il racconto di questa avventurosa esperienza? Non so, ma così è stato. Sempre. Difficile da immaginare per tutti tranne che per me. Io mi lascio forgiare e plasmare dalle prime opere; quanto più son coinvolgenti e avvolgenti tanto più me ne faccio commuovere. Mi rinfranca la fantasia rintracciata, il dolore delicatamente riposto, ma mai represso, la facilità dell'intenzione e la profondità della dichiarazione: facile, non elementare né banale. La realtà ha un sapore mistico quando rappresentata attraverso una dimensione invisibile, sensoriale. Mi cattura, mi seduce. Sì. E io lo ricopio sfumandone il margine su un foglio che mi rimarrà amico anche quando vi avrò apportato mille cancellature, anche quando l'avrò reso opaco, scarabocchio bizzarro, sprecato…




E nei momenti in cui non guardavo sentivo gli altri parlare ai loro cari in terra, come me, senza riuscirci, temo: esortazioni e istruzioni ai piccoli, un amare e desiderare i compagni di vita, ma tutto a senso unico, una carta a un solo lato che nessuno avrebbe mai firmato.
Alice Sebold - Amabili resti


15 commenti:

  1. Trovo qui la scrittura che riesce ad ammaliarmi, senza ma e senza se ;)
    p.s.
    Lo scafandro e la strappapalle ?! ... interessante gioco hard del natale 2012.

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  2. Continuo a non capire niente di quello che scrivi, tutto ciò è interessante.

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  3. È il motivo per cui alterno disegno e parole, finché non farò più né l'uno né l'altro

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  4. Passa la nave mia colma d'oblio
    per aspro mare, a mezza notte, il verno,
    enfra Scilla e Cariddi; ed al governo
    siede'l signore, anzi'l nimico mio;

    a ciascun remo un penser pronto e rio
    che la tempesta e'l fin par ch'abbi a scherno;
    la vela rompe un vento umido, eterno
    di sospir', di speranze e di desio;

    pioggia di lagrimar, nebbia di sdegni
    bagna e rallenta le già stanche sarte,
    che son d'error con ignoranza attorto.

    Celansi i duo mei dolci usati segni;
    morta fra l'onde è la ragion e l'arte:
    tal ch'incomincio a desperar del porto.

    (petrarca, mica io:)

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  5. La magica bellezza, o la bella magia, delle parole semplici ma intelligenti come quelle che ho appena trovato qui, è che riescono a farmi, non so come dirlo meglio, COMPAGNIA.
    Grazie!

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  6. e tu? devi averne riempiti di fogli (tu parole, io segni)... ti auguro tanta felicità, più che meritata Zio. Che il secondo libro sia solo l'inizio! *****

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  7. Qualsiasi cosa che venga fuori dalla propria mente, naturalmente, senza nessuna imposizione di sorta, funzionerà sempre da medicinale contro le storture della propria vita.

    Perchè viene da qualcuno con cui puoi riconoscerti, forse l'unica persona al mondo, con cui puoi riconoscerti...almeno per me funziona così.

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    1. certo... che funziona così, a volte specchio riflettente perfetto, a volte deformato, ma sei tu e anche se stenti a riconoscerti...

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  8. Io gli auguri te li faccio alla buona: "Gioioso Anno Nuovo a te!"!

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  9. ...quando cantano che "Sono solo parole", poi mi accorgo che tante volte le parole sono tutto... ciò che hai scritto merita plaudo... fosse anche solo per il miglior fallimento mai registrato!

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