Vivo a puntate. Ognuna della durata di una decina d'anni. La mia vita è un feilleuton. Ha tutta la forma espressiva della storia proiettata su grande schermo e la ragione d'essere della telenovela in tv e perciò ammalia, divulga, fidelizza, ma allo stesso tempo muta continuamente nel tempo. Sono una volubile seriale. Le vittime: i rapporti, le convenzioni, l'abitudine. C'è un'incredibile proliferazione narrativa, la reiterazione delle soluzioni narrative; coinvolgono e travolgono… fors'anche la narratrice. Cerca di sottrarsi alle logiche del suo lavoro e a tratti vi riesce perché fondamentale caratteristica sua è l'immagine, la fantasia il suo primario elemento comunicativo. Lei in primo piano, lei in secondo e terzo: una serie di quadri in movimento, piani di sequenza mai statici, tante inquadrature differenti fanno l'opera proteiforme che racchiude e si apre ad ogni parola, ad ogni sguardo, in follia, in delirio, su passione, su ardore. Sono innamoramento a prima vista e profondità di campo; è rigore inossidabile e scioglimento costante; sei innocenza e calcolo. Chi sarebbe il regista di tale mirabile azione? Ma io medesima, chi altri potrebbe mai muovere le inquadrature così complesse, chi trasformare di continuo le identità, raccontare le storie dentro altre storie, rivelare e celare, ricostruire e collassare… Le radici erano già chiaramente vitali e si rafforzavano ad ogni deliquio, ad ogni temperatura sopra i 38 gradi. Prendevano vita tra le lenzuola umide, si nutrivano della miracolosa fluidità dei miei pensieri e tali erano i caratteri e i soggetti che si ramificavano anche a mia insaputa, le vicende si intricavano consapevoli o meno. Grandi arti feci delle mie maschere, tutte sognate, tutte ipotetiche, cadevano e cadono, rivelano le ombre e svelano le luci del mio personale teatrino. Vertigine? Può darsi. Batter di ciglia fugace che muove le marionette ignare e complici, scivolano e si dissolvono come lacrime di gioia e commozione.
sempre estremamente esplicita , frammentaria, ogni tua frase ci stupisce, ci scuote ..spesso ci travolge! L'abitudie, eh si...la compagna costante della nostre giornate che allontana la vertigine e il perdere noi stessi, sensazioni che ci farebbero scoprire maggiormente il nostro vero "io"!
il creativo vero è per forza di cose sia compulsivo che scavatore. fattelo dire da uno che - quasi al termine della quinta puntata - ha piena coscienza di non esserlo :)
Come a little closer, come closer. So I can see you.
Illustrator not illustrious
gypsy illustrator on instagram 😈 all my trips, all my journeys
musatemi
illustratrice ero(t)ica on pinterest 🌶
a musoduro
Di segni e di sogni.
Diecimila Me.
Tutti i mostri che ho in testa.
AMICI MIEI ATTO IV
AMICI MIEI ATTO III
DieciMille
aMusoDuro una su tante
amici miei atto II
TUTTO
fuorché ogni cosa
DISLUCCHETTATEVI
13febbraio2013
amici miei - atto I
MAV c/o SPINOZA.it
sfottetevene su fu Muso
dissipatio humani generis
doll
PARALLELAmente
verrà svelata, a poco a poco, l’essenza particolare che può crearsi tra te e me, ma mai tra altre due persone - David Grossman
SCRASCIA (spinazza)
Ilva: tromba d'aria. Cos'è una definizione di Vendola?
PRIMOgiornodiSCUOLA
Perché vuoi sempre spiegare? Perché vuoi sempre scoprire che cosa c'è dietro? E più dietro ancora, sempre e solo dietro? Come sarebbe una vita limitata alla superficie? 'La rapidità dello spirito', Elias Canetti
prendi la mia mano e balliamo questo valzer, tra le volte della cattedrale, avvolgendoci come la bobina di un film straniero… - Fionn Regan
fuori dalle quinte…
cambio d'abito
azzurro finale sublime.. mio
Un'acqua corse, una speranza / da berne tutto il verde / sotto la signoria dell'estate - Vittorio Sereni
angel dust
FU muso
la mia sala da tè
collettivo-grazia-a-delinquere
dio non ha bisogno dell'arte
farmer in the city…
GAIA ONORARIA
Quasi tutti avevano in sè qualche stortura. In me, viceversa, c'era qualcosa che preferiva 'la luce' alla 'tenebra N.B.
Chi, vagabondando per i viali della città, non ha sognato un mondo che invece di cominciare con la parola esordisca con le intenzioni
e quello per cui mi riapro stelo di pallide certezze
Questo diario è il mio kief, il mio hashish, la mia pipa d’oppio. E’ la mia droga e il mio vizio. Invece di scrivere un romanzo, mi sdraio con questo libro e una penna, e indulgo in rifrazioni e diffrazioni
BadTrip
cit. Emma Peel
fase REM
No pasarán!
Meglio morire in piedi, che vivere in ginocchio.
solo un essere libero proiettandosi oltre la durata, può avere la meglio su ogni rovina
ritorno al mondo nuovo Aldous Huxley
La notte era notte e solo notte
Ma dipingere e scrivere per me sono in fondo la stessa cosa.
sono stupito dall'immenso sperpero di energie che ho dedicato a speranze del tutto vuote. Se avessi riversato altrettanta energia nel disperare, avrei forse ottenuto qualcosa
immersione
LA DONNA ALATA
perché ora conosceva il significato della paura, e per giunta nella sua forma più violenta: la paura della morte dell'essere amato, della perdita dell'essere amato, della perdita dell'amore
les herbes folles
quell'al di là di tutto
il mio nome è rosso
La fantasia fa parte di noi come la ragione… Gianni Rodari
ACCESSO NEGATO
PRENOTAZIONE EFFETTUATA
'quanto più crudelmente m'arse…'
l'oppositore
EVACUAZIONE
giornaLETTI
e non solo
mecanica de amor
letti e riletti
de profundis
il principe felice e altri racconti
il ritratto di dorian gray
Il principe Serebrjanyj
il salvacondotto
le tue lettere hanno occhi
il dottor zivago
a piena voce
la cimice
lo stormo bianco
io sono la vostra voce
Le rose di modigliani
il processo
il castello
un medico condotto
la metamorfosi
la signorina giulia
the moon is down
furore
to a god unknown
il derviscio e la morte
lettera di una sconosciuta
l'esclusa
uno nessuno e centomila
il fu mattia pascal
il diavolo sulle colline
la luna e i falò
le ragazze di s.frediano
metello
una vita violenta
ragazzi di vita
il sogno di una cosa
PETROLIO
la donna di sabbia
il libro dell'inquietudine
la strada di swann
confessioni di una maschera
lo specchio degli inganni
neve di primavera
la voce delle onde
paula
naked lunch
sulla strada
howl
Il resto di niente
Il maestro e margherita
favola inquieta
E' la ragazza con le mani più fredde e le labbra più calde che io abbia mai conosciuto
lì in fondo sembra che ci sia qualcuno ad aspettarci
semivuoto
dal nero al verde
psytrance
NIDOaCAPO
la finestra di fronte
è voce e silenzio
Provochi il mio malumore, mi conduci nel gioco cattivo del sogno e mi spingi dentro l'umido rifugio appena svoltato l'angolo. Scegliamo con cura i momenti e i luoghi, il vino e il pane, il bicchiere e le carni, apparecchiata siedi a consumare ogni istante del nostro tempo. Un giorno di festa è per noi il nostro incontro, ci fa unici e indivisi, io timido e brusco, attendo; tu ardita e morbida, mi versi generoso il succo dell'oblio. Ti scopro e ti prendo quando si fa sera, nel nero mi tendo e ti afferro, nudità aperta alla mia mano calda, irriverente e regale tu siedi sul mio trono, tutta la notte. Al mattino ci empiamo di significato, ci sveliamo verità e ci congiunge il fresco drappo. Acqua e latte ti fanno dolce, fresca, sole e cielo si aprono al nostro passaggio. Risaliamo colline, e discorriamo di noi. Tu hai cambiato il significato umano del termine vita, me ne hai reso una fetta, ora ti guardo e dietro le spalle, prego, e scaccio via l'ombra malvagia che vuol divorarti il passo.
il nero che conta
la vera prigione
Non è il tetto che perde Non sono nemmeno le zanzare che ronzano Nella umida, misera cella. Non è il rumore metallico della chiave Mentre il secondino ti chiude dentro. Non sono le meschine razioni Insufficienti per uomo o bestia Neanche il nulla del giorno Che sprofonda nel vuoto della notte Non è Non è Non è. Sono le bugie che ti hanno martellato Le orecchie per un'intera generazione È il poliziotto che corre all'impazzata in un raptus omicida Mentre esegue a sangue freddo ordini sanguinari In cambio di un misero pasto al giorno. Il magistrato che scrive sul suo libro La punizione, lei lo sa, è ingiusta La decrepitezza morale L'inettitudine mentale Che concede alla dittatura una falsa legittimazione La vigliaccheria travestita da obbedienza In agguato nelle nostre anime denigrate È la paura di calzoni inumiditi Non osiamo eliminare la nostra urina È questo È questo È questo Amico mio, è questo che trasforma il nostro mondo libero In una cupa prigione.
Grande scoperta Guerre Froide, e bella riscoperta Bergman... Grazie!
RispondiEliminaUn abbraccio.
667 ;)
ti seguo Zio! :*
EliminaUna grande scoperta anche per me, tanto di cappello.
RispondiEliminabella musica, di quella che aggiungo sempre alla colonna sonora infinita della mia esistenza ;)
Elimina:* :)
RispondiEliminabaci diffusi :)
Eliminae qui voci _ da l'al dì là _ a cui sci _ quà _ o lì
RispondiElimina^_^
giochi con le parole come me? *
EliminaUn essere "gerundio"
RispondiEliminala apprezzo come definizione, la assumo come perenne! ;)
Eliminasempre estremamente esplicita , frammentaria, ogni tua frase ci stupisce, ci scuote ..spesso ci travolge!
RispondiEliminaL'abitudie, eh si...la compagna costante della nostre giornate che allontana la vertigine e il perdere noi stessi, sensazioni che ci farebbero scoprire maggiormente il nostro vero "io"!
son contenta che i miei testi risultino espliciti non solo a me... fai parte delle persone 'giuste' *
Eliminail creativo vero è per forza di cose sia compulsivo che scavatore. fattelo dire da uno che - quasi al termine della quinta puntata - ha piena coscienza di non esserlo :)
RispondiEliminariflessioni... di un creativo! :)
EliminaQuando leggo post come questi mi sento tanto, tanto ignorante.
RispondiEliminate l'ho già detto, ma non ci credi... dirò che sei nell'età di chi scopre tanto *
Eliminati stendo il tappeto rosso ...
RispondiEliminaci inciamperò, come da copione... :) *
Elimina"Volubile seriale" potrebbe servirmi. Me lo presti?
RispondiEliminaPosso dire "che bella e solare donna" in riferimento alla fotografia?
RispondiEliminaAuguri di Buone Feste!