mercoledì 20 ottobre 2010

la luce


Il ragazzo si china, allunga le mani che passano attraverso il soffice del cirro, preleva la bianca sfera, la solleva e me la porge. Che bella! dico io - non avevo mai visto così tanta luce, e mi rimetto in marcia. Dietro, lui si raccomanda: la perfidia potrebbe ritorcersi contro di te, abbine cura, è solo un simbolo. Ma io me ne dimentico ben presto. La infilo alla sommità del bastone ricurvo e la mostro, come se fosse lo scettro. Ho un gran sonno, mi corico alla base delle rocce e m'addormento. Al risveglio non ho più la vista. Allungo la mano e lo tocco. È lì, ma io non posso più vederlo. Avrei solo voluto che tutti beneficiassero di tutto quello splendore, urlo a me stessa. E invece mi ha accecata per sempre.
"La vita e la morte sono come due scaglie della stessa corazza, l'una vicino all'altra". Questo è un paradiso sulla terra, non avrei mai voluto lasciarlo, perché andar via? Perché quel tempo non c'è più. Perché la nostalgia per un tempo che non c'è più è troppo grande e impossibile da sopportare. Nulla è più così bello e incontaminato. Dune, calde nuvole che avvolgono e seppelliscono. Energia e magia ormai perduta, panorama che sarebbe stato meglio che non fosse mai intaccato da quei maledetti enormi pneumatici, vita morte, distruzione e rinascita. Incanto grande, antico e favoloso, profetico e giallo. Quel bastone mi serve per il sacrificio, domani mi servirà per avanzare a fatica, non più snello, non più veloce. Favola e realtà. Mi purifico e torno al primo stadio della conoscenza. Acqua e fuoco…

25 commenti:

  1. La vita e la morte sono sorelle separate alla nascista

    RispondiElimina
  2. sempre molto evocativa... czz vuol dire poi evocativo?! ma lo dicono in tanti, allora deve essere un bel giudizio :)

    ciao cara, mi sono fatto un bel trip anche stasera leggendoti, per contro il brano è dolcissimo.

    RispondiElimina
  3. @ InneresAuge: ;) che si ricongiungono! In certe terre però non si perde realmente il contatto con la morte anche in vita. È un aspetto che mi affascina e che non trascuro mai di approfondire, infatti vedo e amo una 'marea' di film di registi dei paesi orientali che ne trattano ampiamente. ;)

    RispondiElimina
  4. @ RobyDick: E-voc nel mio dialetto pugliese significa 'e vado' :)))) qualcuno mi ci manda infatti! ;) Noi due siamo evocativi perché assorbiamo molto dei film che vediamo, mettiamola così e ora 'vado' a godermi la tua sorpresa sorpresizzante! ***

    RispondiElimina
  5. Un commento? A volte è più giusto un applauso.

    (Ah, se poi capissimo che vita e morte sono parte di una stessa COSA... pensa che da ragazzino avevo inventato la parola VIRTE: mi pareva un meraviglioso termine filosofico che metteva definitivamente insieme questi due stadi, o stati, del nostro cammino, aiutandoci a non avere più paura della morte e a liberarci così anche dal vergognoso inganno di religioni e superstizioni...)

    RispondiElimina
  6. @ Zio: io penso che sia proprio così. Sarò pazza ma non ho poi così tanta paura di andarmene… e non me ne frega un emerito di ciò che lascio, di ciò che ho dato, di ciò che ho preso. Me ne vado e amen (nel senso letterale è la massima mia verità, per merito di nessuno, a causa di nessuno, per volere di nessuno, per caso, per forza maggiore e così sia!). Naturalmente bisogna credere fermamente solo nell'uomo, nella bellissima natura che ci circonda non arrecandole nessun danno. Tu ragazzino? Tu sei ancora ragazzino. Benedetto eterno ragazzino! ***

    RispondiElimina
  7. E' come camminare in paesaggi pOst, le tue lettere, ricordano antiche ambientazioni, quelle scordate con l'umano istinto animale, quelle distrutte dalla razionalità e dalla ragione spietata.
    Trovare la luce in morbide nubi...magica visione di un nuovo inizio.....
    Visionaria tU...ci piace.

    iO e ALice

    RispondiElimina
  8. nessun commento al post cara...si legge da solo :-) aggiungo però che la fotografia orizzontale che hai messo è bellissima! baci ciao

    RispondiElimina
  9. @ Alice&…: 'camminare in paesaggi post' che bel commento carissima! grz! le nubi sono il più bel postO dove mettere le mani! ;)

    RispondiElimina
  10. figurati! :) lo sospettavo che fosse opera tua questo gioco di luci!

    RispondiElimina
  11. mi è venuto in mente il signore degli anelli...

    RispondiElimina
  12. @ Ernest: bé non son bassa come l'hobbit protagonista e il ragazzo immaginato era un po' più robusto di Gollum… però quella sfera è il mio tesssssoro! :)

    RispondiElimina
  13. @ IlGrandeMarziano: così imparo! Ora non potrò contemplare se non con il terzo! ;)

    RispondiElimina
  14. REMIX:
    "Il ragazzo si china e si raccomanda: abbine cura. Ma io me ne dimentico ben presto. La infilo e m'addormento. Non avrei mai voluto, è troppo grande e impossibile da sopportare. Sarebbe stato meglio che non fosse mai intaccato da quel bastone".

    RispondiElimina
  15. @ Alekermit: mi sei mancato… decisamente!

    RispondiElimina
  16. Petroliuzza, mi sei mancata tanterrimo anche tu...

    RispondiElimina
  17. La prima volta che lessi un tuo post, mi dissi: questa è un mito. La seconda volta dissi: davvero brava. La terza dissi: Si, brava... ma ci è o ci fa? La quarta dissi: ci fa, ci fa. La quinta non mi facevo più domande. Ero già perso nei tuoi labirinti. E ben mi sta. E ben ci sto.
    Yango
    ps: verifica parole"Wherg". Sembra un "Where"!!!
    Miticuzzo!!!

    RispondiElimina
  18. @ Yin&Yang: where…erg!!!! ;) meglio farsi le domande necessarie in questi casi! sempre i benvenuti! :)

    RispondiElimina
  19. @Erotici eretici: alla sesta mi son detto "questa ha rotto un po' er ca..."

    :D :D :D

    Scherzo Milenozzaaaa!

    RispondiElimina
  20. @ Giardi: mi fai pensare a un rito quotidiano… :))))

    RispondiElimina