martedì 27 luglio 2010

anche un bambino riuscirebbe a ricordarlo


In fondo a destra, tiri diritto per duecento metri, poi ancora a destra, percorra tutto il viale alberato, di fronte vedrà un semaforo, non le interessa, giri a destra sempre sui passaggi pedonali sulla rotonda. Ma cazzo sono ancora qui! Era una signora, avrà potuto avere, che so, cinquanta anni, testa a forma di freccia, bella presenza e voce suadente. Che fa mi prende in giro? Certo che era a destra la freccia. Non occorrono grandi novità, nessuna sorpresa, o effetto esplosivo. L'idea forte sta dietro a un fatto, a un avvenimento e la marca, il logo renderà unico e riconoscibile qualsiasi prodotto. Qua tutto cambia, niente rimane uguale e bisogna aver stile, il proprio, se è ideale, va bene, se non c'è, semplicità, rigore, essenziale, elegante. Razionale. Manuale. Creativa, non per forza, a prima traccia. Non bisogna dar sfogo al proprio impeto. L'idea ti viene in mente. Ma poi in completa solitudine, tu la tua matita e quel foglio bianco dovete trovare la soluzione, la sintesi assoluta. Solitaria, lenta, decantata e sorseggiata piano. Vedi una semplice e lineare forma e sai già cosa rappresenti. La forza? La longevità, la durata, l'identità, il volto e il corpo di un'azienda. Il segreto? Il buon gusto. Volo Barcellona-Linate… il confronto? Non pervenuto. Condensato, istantaneo, diretto, il marchio è scrittura, è segnaletica, è guida, è accoglienza. È un obbligo, o un consiglio, è un divieto o un prego, avanti, interfaccia in una civiltà di segni, dove produzione e servizi parlano ai cittadini con linguaggio di sintesi, fuori da strategie pervasive. Non complicati, non riflettenti, non difficili da leggere, non sfuggenti. Cos'ho nella mano? Vene e nervi, li ho disegnati io, diramazione privilegiata e immagine coordinata che fa concorrenza e s'imprime col lavoro duro e il metodo. Non basta attaccare insegne e cartelli, i segnali e i messaggi si leggono se son stampati a chiare lettere così chiare che potrebbero ridare la vista a un cieco… cos'hai contro le talpe? Meglio degli aironi. Non credi ragazzo? Sì, grazie, veramente chiaro. Lei è illuminante glielo ha mai detto nessuno? Sempre la solita tiritera: non abusare del computer… autorizza eccessi gratuiti che non fanno bene al progetto… lo complicano anziché semplificarlo… ma cos'è, è finita la lezione, lei è un gran rompi, signor… mi chiamo Bob, Bob NoordaIo comincio sempre con la matita in mano. Anch'io, fumetto Minnie che odia i mouse.

14 commenti:

  1. tra mille anni, scaveranno, troveranno i cartelloni di Mc Donald e li metteranno nei musei.

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  2. Un mondo senza insegne? Semplicemente meraviglioso.

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  3. @ Andrea: gran bella differenza tra questi e il monolito scoperto nel capolavoro di Kubrick! ci accontentiamo? :/

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  4. @ Manina: rimarrei senza lavoro! ma effettivamente alle insegne invasive e invadenti di Las Vegas preferirei altre vere icone come la M di Bob Noorda!

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  5. allora ne studio uno che possa reggere il confronto! mhhhhh… la testa di qualcuno, eliminato per tempo (cioè prima che io scleri definitivamente)… sì direi che potrebbe andar bene devo solo procurargli una ragazzina che lo faccia abbastanza contento prima di morire… 333)

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  6. Ciao,
    grazie per l'inciampo da me..
    ricambio,
    mi aggiungo anch'io..

    e...
    (non sempre la matita trova strada,
    a volte il foglio rimane bianco,
    bianco per urlante silenzio)

    Al prox post.

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  7. Benvenuta! a me sinceramente capita più spesso che il mouse si blocchi! la matita avanza più sicura e le linee impresse dal nero, ora più fitto, ora più sfumato, son più convincenti! :) al prox

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  8. Che video da fottersi i neuroni a furia di guardarlo... bellissimo! :) mi è piaciuto davvero un casino.

    La EMME è di Bob Noorda? Ma soprattutto:

    Il simbolo del Mc'Donald non è giallo e più tondo?

    (sono ironico eh... a scanso di equivoci lo scrivo, non si sa mai... XD)

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  9. oddio noooooo BOccalarga con i neuroni fottuti! :))) la emme è di Noorda, ma è della metro, te fottano (sono sarcastica, a scanso di serietà e musonaggine) :PPP

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  10. ma hai scritto sulla musica? lo dico perchè il testo ha una sua ritmica interna tutta particolare, quasi un rap...

    subterranean crude oil blues? ;)

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  11. natural gas… :))) mhhh ascoltavo I The The, post-punk! effettivamente…

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  12. ma in fondo a destra non doveva esserci il ces...ehm bagno? eheheh :-))) bel post...dopo qualche giorno di assenza, mi sono fatto una scorpacciata!!!
    anche io ho 50 anni come la signora...tu eri piccola, ma io mi ricordo ancora quando la metropolitana di milano (ancora prima che ci andassi ad abitare per 19 anni fino al 2005), unica in europa, di M ne aveva due vicine! :)
    a presto, ciao

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  13. XXX:D in Puglia abbiamo coordinate diverse :) e nonostante abbia vissuto a Mi per 5 anni mi son fatta condizionare! Il sig. Noorda è un mito per me, e spero, un ispiratore! ;)

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