Ciò che per alcuni uomini, in società non illuminate, è il colore, la razza, la religione, il sesso lo è per tutte le donne: un'esclusione radicale da quasi tutte le occupazioni onorevoli. J.S. Mill (1806-1873)
È un nodo che non si riesce a sciogliere. Una differenza che è un fatto, non naturale, ma storico. Una misura che si può calcolare in consistenza, traendone conseguenze politiche e implicazioni sociali. C'è tanta di quella ricchezza di stimoli e di spunti che bisogna per forza di cose e per necessità continuare o riprendere l'analisi e la riflessione sulla questione. Poco s'è fatto e troppo male. Una tavola e una tovaglia, un gioco con regole stabilite a casaccio. Da una parte gli uomini, dall'altra le donne, non collaborazione, non comunicazione, non obiettivi comuni. Una domanda su tutte: come evitare di far la guerra? Intesa come conflitto tra religioni, culture e sessi. Ecco perché ritornare a discorrere di un mondo globale, soggetti differenti, di incontro e convivenza nel rispetto della dignità e della libertà reciproca. Oh, Virginia, Virginia! Tu ti interroghi, tu usi metafore, tu entri nell'uomo, ti fai donna, registri androgine consistenze, semplici dimensioni, differenti implicazioni e trai analogici dati per redigere un bel manifesto che dia indicazioni su diverse tematiche di grande attualità e rilevanza per questioni di genere e non. E noi oggi riflettiamo su te, immaginiamo una scuola che educhi e che formi una cittadinanza piena, priva di esclusioni e con pari opportunità per tutti.
E invitiamo a leggere, ad andare al cinema e a teatro, a coltivare le più belle e stimolanti e feconde occupazioni dell'animo umano. Sono attività insostituibili per la formazione del cittadino in una società moderna e democratica e libera. Come dice Mario Vargas Llosas, in un suo saggio sul romanzo, Letteratura è denominatore comune dell'esperienza umana grazie alla quale tutti gli esseri umani si riconoscono e comunicano tra loro a prescindere dalle loro storie e dai loro orizzonti geografici e intellettuali. Arte è arma unica contro le xenofobie, il razzismo, le ottusità localistiche e del settarismo religioso e politico, quella che fonda la sua efficacia, valida ad ogni latitudine sull'uguaglianza sostanziale di uomini e donne e vuol sconfiggere l'ingiustizia rappresentata dallo stabilire tra loro forme di sfruttamento e discriminazione. Non solo scienza e tecnica quindi, sì, esse portano benefici e progresso, ma, con la specializzazione, determinano anche frammentazione dell'insieme in innumerevoli rivoli e compartimenti stagni. Usiamo la letteratura per riconoscere quelle differenze e dare un differente valore a tali fondamentali modi di vedere il mondo uguale, ma con occhi diversi, un nuovo modo per intendere la cultura e la libertà di pensiero che servirà a noi per prevenire la guerra: non è di ripetere le vostre parole e seguire i vostri metodi, ma di trovare nuove parole e inventare nuovi metodi. Ho tre ghinee, son sicura basteranno… Facciamo un viaggio… in noi. Non si dovrebbe dare mai un noi per scontato quando si tratta di guardare il dolore degli altri. Susan Sontag
Per evitare la guerra ci vorrebbero comprensione e rispetto in quantità industriali, ma anche tanta, tanta arte. L'arte che unisce, l'arte che illumina le menti.
RispondiEliminail materiale c'è ora...qualità ottimale e in lingua italiana..io imparo la parte e mi immedesimo...tu pensa alle birre!...il resto viene tutto da sè...:*
RispondiElimina@ Juliet: sta tutto lì! ;)
RispondiElimina@ Hybris: pari opportunità! :)))
RispondiEliminaMi lasci sempre senza parole...che aggiungere? Grande coppia Campbell-Lanegan.
RispondiEliminaciao Alli, sono andata in fissa con questo disco! aiuuuuuuuut! e poi mi sembrava azzeccatissimo per il post! duo, voci e arte! :)
RispondiEliminaIncredibile, sono giorni che uso questa canzone come colonna sonora per i miei viaggi da fermo e adesso la ritrovo in un tuo post dove come al solito scrivi cose che condivido pienamente.
RispondiEliminaGrazie, e se posso permettermi,secondo me ci starebbe bene anche questa :
http://lysergicfunk.blogspot.com/2010/04/ohhhhhh-baby.html
caspita questo post tuo me l'ero perso! che meraviglia! sì ci sta bene sì! grz! lo userò al più presto per qualche altro mio scritto-viaggio-da ferma! ;)
RispondiEliminaEsatto... pari opportunità!
RispondiEliminaun saluto
io mi chiedo se l'integrazione e la parità di diritti non sia, in fondo, un'utopia.
RispondiEliminaIn Paesi in cui, per esempio, gruppi razziali differenti convivono da tantissimo tempo (vedi USA o Regno Unito) c'è comunque una sorta di ghettizzazione. Si vive nella stessa zona ma non si interagisce, salvo eccezioni.
Per quanto riguarda le discriminazioni sessuali, bisognerebbe in primis capire che, a livello legale, la donna non puo' esser considerata come un "diversamente uomo", altrimenti ci si prende in giro da soli (questa offerta di lavoro è da intendersi riferita a entrambi i sessi e altre baggianate simili). Donne e uomini hanno peculiarità differenti, vanno valorizzate.
E probabilmente in un mondo con meno maschi morti di figa e meno donne disposte a lasciarsi strumentalizzare, verrebbe meno la mercificazione del sesso femminile che costituisce uno dei pilastri fondamentali della discriminazione del "sesso reso debole".
@ Ernest: un saluto a te!
RispondiElimina@ Alekermit: hai centrato il punto ed era proprio l'incipit e il globale senso del mio post: la 'differenza', della quale non aver paura, la quale non deve generare esclusione, discriminazione e quella che tu chiami ghettizzazione, è arricchimento nel confronto. Odio le donne che vogliono far gli uomini, odio gli uomini che pensano che le donne siano esseri inferiori. Pari opportunità, sì, ma che non significa far finta che non si è diversi! NOI? no, io e te! con differenti esigenze, differenti potenzialità, differenti caratteristiche. Ci mancherebbe! ;)
RispondiEliminaOvviamente concordiamo solo per solidarietà terronica :D
RispondiEliminaUna vita senza l'arte, di ogni tipo essa sia, da quella scritta a quella suonata a quella disegnata, sarebbe una vita dove le differenze terrorizzerebbero tutti.
RispondiEliminaBel post, socialmente utlissimo!
@ Alekermit: ovvio! non tanto ovvio è che le conoscenze fatte con questo blog siano terroniche nella sostanza più di quanto avrei potuto immaginare! :)))
RispondiElimina@ Boccalarga: ottima conclusione! da rospettone che vaga molto zompettando di qua di là… :P
RispondiEliminaChi non zompa in compagnia o è un ladro o è una spia! :D
RispondiEliminaIo ci tengo alla mia reputazione! XD
reputazione pessima! :))))) da rospo sarcastico!
RispondiElimina