martedì 13 luglio 2010

lumie

Sentite, sentite l'odore del nostro paese... ‑ E se mi mettessi a tirarle a una a una su le teste di quei galantuomini là? Commedia in un atto… dramma in tre: infatuazione, illusione, delusione.
1. Io ragazzo non deferente, anzi emancipato a tutti gli effetti, liberato del 'servaggio', ma rassegnato a far carriera lentamente, avrò modo e tempo di salire sul palco a vederti cantare, applaudirti e lanciarti fiori, oh mia adorata. Non darmi fretta, ero un morto di fame e ora, grazie alla scuola serale, ho studiato, ho preso un diploma, mi farò assumere e ti chiederò la mano, vivremo felici… lo sento.
2. Quanto amare sono le tue promesse, oggi, quanto triste è la mia generosità, e tanto esagerata l'ingenuità. Ho pianto, talmente che avverto spilli, come se avessi gli occhi nella terra, come se le mani fossero sporche, come le notizie che mi giunsero dal paese… Azzarderei una previsione ma son negato. I vecchi son lì come volponi a succhiar l'uva rimasta, e quella rinsecchisce più delle loro stanche membra. Ma cos'è che vogliono ancora? Quanto è rimasto ancora che possano rubare? E la zia continua a mandarmi cattive nuove. Basta. Voglio uscire da questa miseria, voglio agguantare la fortuna e insieme a te stringerla per non farla andar via.
3. E invece cosa ho io? Nulla. Sacrifici, risparmi, gentilezze, favori, tutto perso, fissato nel ghiaccio e nel vetro di quel maledetto quadro. Una cornice e fondo bianco, ingiallito e lacero. Dentro avrebbe dovuto esserci il nostro futuro. C'è il tuo successo, i tuoi vestiti eleganti, le tue scarpe griffate, il tuo disprezzo e il tuo sarcasmo, la fortuna dei tuoi colleghi e il tradimento dei nostri ideali. Avrei voglia di prendere a pugni te e il tuo sorriso beffardo. Troppo poco dignitoso. Rimango un sognatore, ad occhi aperti. Basta compromessi, basta incoerenze e cinismi. Non cedo alla tentazione di sfuriare e non meriterò la tua compassione sdegnata. Ma questi non li lascio, han peso e sapore che non meriti, me li succhio io.

14 commenti:

  1. davvero bello! quanti possono dire di non aver vissuto le tre fasi di cui parli?

    RispondiElimina
  2. sì, infatti, ma spero che il terzo atto sia un po' differente, o nel migliore dei casi non sia scritto per nulla! :)

    RispondiElimina
  3. la cosa importante è che si trovi la forza e la voglia per succhiare quei limoni, potrebbero esser dolcissimi… ;)

    RispondiElimina
  4. mi sa che è più facile da scivere che da mettere in opera.
    la vita è destinata sempre ad essere un compromesso.
    E per il limone da succhiare, uno spicchio per volta... altrimenti va di traverso. :-)

    RispondiElimina
  5. non fan per me! non riesco a digerirli, e son più acidi dei limoni! Quelli li addento con tutta la buccia e li succhio! :)

    RispondiElimina
  6. petrolia, scus ala mia bassa frequenza, ma sai com'è con l'estate no? ;-)

    RispondiElimina
  7. succhiare i limoni? Meglio una cedrata

    RispondiElimina
  8. Con tutta la buccia? Io lo divido in 4 e ciuccio, magari con un pochino di sale... Quando sono storto è l'ideale!

    Ottimo post Tropelia cara.

    RispondiElimina
  9. @ Dark0: tranquillo! Quando riprenderà il poco sopra lo 0 o il sotto 0 srotolo il tappetone e ci mettiamo tutti a discutere lì seduti! :)

    RispondiElimina
  10. @ Lupo: bè sì anche una bella cedrata, spremuta direttamente da me… sò fissata devo addentare! 333)

    RispondiElimina
  11. @ Boccalarga: ehhhhhh! lo sapevo cosa avrei dovuto aspettarmi da un campano? mandamene qualcuno dei vostri va! o… un limoncello! :)

    RispondiElimina
  12. i limoni se assunti spesso, possono aumentare la stipsi

    RispondiElimina
  13. Ottengo l'effetto contrario nonostante l'assunzione quotidiana di succo di limone :/

    RispondiElimina