giovedì 16 settembre 2010

come dovessi morire domani

Ho sottolineato con decisione l'ultima parola. S'è visto evidenziato di un bel rosa fluò che l'ha messa in luce e ha lasciato in ombra tutto il resto. Il tuo bacio è stato denso come la cioccolata delle sere invernali, quelle che colorano di un intenso marrone gli angoli della bocca e tu le lasci così sporche finché il cameriere, con un cenno del dito sulle sue labbra, te lo fa intendere gentilmente.
Quel dolce ricordo si frappone tra l'ispido "ci vediamo domani, forse" e il tuo languido abbandono sul sedile posteriore della mia auto. Hai già inteso benissimo che sarebbe inutile avanzare ulteriori pretese, m'avevi capita prima che io cercassi di spiegarti come volevo che dovesse andare la nostra storia. Hai accettato senza leggere le condizioni e hai firmato deciso e imperturbabile.
Non ho calcolato il tempo non ho studiato le mosse non ho considerato il futuro. Abbiamo vissuto, diviso, e giocato. Ci siamo trovati, persi e conquistati. Restiamo noi e soli, anche stanotte, l'ultima, ci siamo fatti male. Non mi guardi nemmeno, quando apri la portiera per uscire, fuori c'è un'esplosione di stelle e profumo d'erba. Inspiri quanto più puoi, ne raccogli un pò nelle mani per impregnare i capelli ora che te li riavii e te ne vai… non mi hai nemmeno guardata.
dal 1998 (Aprile - Loco)

10 commenti:

  1. "Il contrario di un uomo limpido è l'acqua sporca.
    Il contrario del mare è una donna cieca.
    Chi distrugge un ponte, costruisce un precipizio.
    Le cicatrici sono colpi che non si dimenticano.

    Ci sono verità senza limite e ci sono cose che finiscono:
    i fiumi sono Machado.
    Io ti ho amato oltre me.
    Gli scorpioni luccicano alla luce della luna
    e poi sono nuovamente velenosi e oscuri.

    E' così semplice.

    Lottare per le ceneri è rinunciare al fuoco.
    Una parola detta è un uccello che vola.
    La tua morte è sotto la mia pelle,
    uguale a un insetto in un bicchiere rovesciato.

    Che altro posso dirti?

    Che ti ho amato da Nord a Sud, senza fine,
    con unghie e con denti,
    senza segreti,
    senza trappole.

    Che non ho voluto sentire un'altra volta la tua voce,
    né guardare le nostre foto,
    né vederti accarezzare con le tue dita azzurre
    i cani che mangiano i resti della tua vita.

    Voglio solo oscurità e fumo.
    Sono venuto a dire che ti ho dimenticato;
    che ti dimenticherò ancora ogni giorno
    ognuno dei giorni della mia vita".

    Benjamin Prado

    RispondiElimina
  2. meravigliosa questa poesia petrolia. :)

    RispondiElimina
  3. ... e quando ti troverai in mano
    quei fiori appassiti
    al sole di un aprile
    ormai lontano li rimpiangerai.
    Ma sarà la prima
    che incontri per strada,
    che tu coprirai d'oro
    per un bacio mai dato,
    per un amore nuovo
    ...

    RispondiElimina
  4. Sarà solo una bella illusione ma entrando sul tuo blog vivo la stessa emozione di quando da ragazzo aprivo un numero nuovo di

    RispondiElimina
  5. come si fa a scrivere un commento se si rimane senza parole?... :)

    RispondiElimina
  6. @ Alli: lacrimuccia! :) romanticamente evocativo! *

    RispondiElimina
  7. @ Spazzolone: di 'Il corriere dei piccoli' o altro fumetto! ;)

    RispondiElimina
  8. @ desiree: deliziosa la tua boccuccia aperta! ;) :)

    RispondiElimina