martedì 22 giugno 2010

allo specchio

Poi con il tempo
grandi graffi solcarono lo specchio
lasciando che il mondo esterno penetrasse,
e il mio io più segreto vi affiorasse,
poiché questa è la nascita dell’anima nel dolore,
una nascita con vincite e perdite.

Rifletto. Ma non cerco il riflesso. Passo via veloce. Rapida guizzo. Mi nascondo. Ma non riesco ad evitar di soffrire, di deludermi e tradirmi. Tu passi vicino a me e ti impadronisci della mia immagine. Mi attiri a te, assorbi una parte di me. Ora quella parte ti appartiene. Ma l'altra rimane ombra, dietro un paravento. Una s'atteggia e continua a far parte e a prender parte dell'altrui esistenza, l'altra continua a ricercare la mia identità e le personalità rimosse.
Non guardare, non leggere nell'apparente, ignora quella ruga, rimuovi l'idea del futuro e la piega agli angoli della bocca. Dimentica delle contrazioni del dolore e risaltante la felicità dell'incontro, la mia lingua riassapora tutte le storie invisibili, rimaste nel limbo, sospese tra il vetro e il telaio, intrappolate nella struttura del tempo, opprimono il cuore per poco e ritornano a trasmigrare dallo specchio al muro.
Ho saputo vedere oltre, ho ripercorso tutti i significati reconditi di un gesto distratto, di un esercizio ripetuto più volte, con impegno e con costanza. Ho guardato dentro me, ho raggiunto quello spazio che sta in mezzo, sola e sorniona, la coscienza del sé e dei tanti se disseminati qua e là, si ricompongono in conoscenza del clown che non è più in me, di quella faccia truccata e mossa che ride quando vorrebbe piangere. Ora che ho visto, ripongo lo specchio prima che si rompa in tanti pezzetti, e mi rivolgo al tuo viso. Non sei me, ma mi piaccio.


11 commenti:

  1. poi a volte capita di guardarti, riflessa nello specchio. sai di essere tu, eppure non ti riconosci. tra te così come ti percepisci, e l'immagine che ti rimanda lo specchio.

    altre poi gli specchi si moltiplicano, e ognuna riflette un'immagine diversa di te. sei tu, in ognuna, ma nessuna è veramente quello che sei.
    è cosi complicato, capirlo, chi sei davvero.

    RispondiElimina
  2. Sì proprio così. Anche se hai una persona che ti vuole bene e 'forse' ti vede per quello che sei, a volte troppo abituata a travestirti, ti prende un coccolone e vorresti ancora nasconderti. Spero di rimanere me, ma un po' meglio… non mi dispiacerebbe!

    RispondiElimina
  3. specchio, specchio delle mie brame...

    è difficile farsi vedere dagli altri per quello che si è, se io per primo non so bene chi sono

    anyways, bella vellutata canzone

    RispondiElimina
  4. ;) e allora non ci facciamo riconoscere! :)))

    RispondiElimina
  5. Lo specchio mente? o sono io che mento allo specchio?

    ottima scelta la canzone:-)

    RispondiElimina
  6. Quanto siete Pirandelliane oggi... Mi raccomando, non li rompete sti specchi che sono 7 anni di reiterate disgrazie.

    RispondiElimina
  7. @Toupie: è proprio quel dualismo che mi affascina, mi preoccupa… specchio è colui/lei che ho di fronte, accanto, io stessa… Nico e Lou Reed magica unione, anche se a me, sinceramente, The Velvet piacevano anche senza l'apporto della voce femminile! :/

    RispondiElimina
  8. @ Bocca larga: ok, vedrò di passare velocissima e di non imprimere oltre la mia immagine! :)))

    RispondiElimina
  9. mente mente..allunga allarga ti rende più pallido o più abbronzato, ne combina di tutti colori...lo specchio ogni giorno...quanto basta.

    RispondiElimina