domenica 30 maggio 2010

all'anima e più giu…

12 battute, lungo, lungo il palissandro malconcio. Ritmo sincopato dentro, dentro le corde arrugginite. Semplicissimo. In teoria. In pratica. Orecchio e tecnica serviranno anche ma quello che è fondamentale è dolore e lussuria. Mississippi nero e africano mette le radici in questo pugno di terra rossa, annaffiata col sudore della schiena frustata, una spolverata di amore e la capacità innata al racconto delle fragilità.
Esempi illustri: Cash, Robert Johnson, Muddy Waters, country men e songwriters che si sono succeduti producendo ottime sonorità, di cuore e di stomaco. In una colonna sonora di un film che potrei anche dimenticare tra qualche anno se non fosse per la trama (che vorrei fosse quella della mia vita) e per l'attore (che vorrei fosse mio… e basta) in sottofondo, ecco qui il Dan che amo, la chitarra acustica che adoro. Viscerale, più radicale, mi sbatte e risciacqua come un panno sporco nelle acque del grande fiume, in una atmosfera ancestrale e tribale, selvaggiamente scarna nella composizione e nella esecuzione.
È questo uno (dell'altro si troverà di certo l'occasione) dei miei più grandi sogni: placidamente scorrere seguendo il corso del maestoso Mississippi sulle orme delle piantagioni di cotone. Indiscutibile e impensabile sarebbe volerlo scambiare con un tranquillo viaggetto con sosta in un comodo hotel… non se ne parla! Scorrazzata a cavallo con conseguente ferita alla chiappa e a tappe, ancor meglio a bordo di camper noleggiato, negli sperduti paesini malfamati con annesso saloon… non ditemi che non ne esistono più che m'innervosisco!
Sono versatile e stilizzata come il blues, molteplice nei generi dei pezzi e nella struttura acida e delirante dopo un'alcolizzata resa all'ombra di un pungente cactus, si capisce, nel deserto si hanno le migliori pensate: lo spirito nostalgico e straziante striscia fuori come un serpente a sonagli e s'infila nello stivale polveroso ad attendere l'ignaro piedino… romantico e agreste ululato come di un coyote in cerca che s'aggrappa allo spicchio luminoso e spia pronto a colpire e canta con la sua voce monocorde e i suoi giri armonici, mi si annoda sul polpaccio e si tira sù, fino a spingersi dentro, più dentro.



Like a straying baby lamb
with no mammy and no pappy
I'm so unhappy
but oh, so glad! (la dea)

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