domenica 23 maggio 2010

indelebile


Ho lottato da sola con violenza,
ogni giorno contro l’orrore di non poter
più comprendere il perché di questo ricordo…

1945 il tempo si avvinghia al mio corpo
le mie mani abbracciano le pareti
e la mia bocca ne sorbisce il sangue

1959 la luce radente sulla pelle
un'ondata faticosa scorre a tratti
l'apocalisse si mescola con la nostalgia
un lampo squarcia la memoria
sospesa nell'oblio, allontani la sofferenza
non-ricordo e credo di sapere

1945 il tempo è l'accecante sole sulla terra
una visione di piccola devastazione
e grande certezza della pelle sfaldata

1959 la luce bianca abbaglia spazi geometrici
galleggio in un universo imploso
la mia città rifiorisce stentata ma si solleva
dalla cenere, reperto inutile
al dolore del mio popolo custodito in
una memoria di ombra e di pietra


2010 immagini inesistenti
non testimoniano il dramma
condanna eterna e presente in ognuno di noi,

rammenda e va avanti: Tu mi uccidi, tu mi fai del bene

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