lunedì 24 maggio 2010

anno zero

Segnato indelebilmente, distruzione, incubo, fame, infanzia perduta… una pace impossibile, una guerra salvifica. Le ferite insanabili di degrado e di ferocia opportunista corrodono la mente e l'innocenza. Edmund piccolo e immenso, faticosamente tenta di ricostruire la normalità e di medicare le lacerazioni di un intero popolo, ma rimane esanime, schiacciato dalle responsabilità, tregua improponibile o poco vantaggiosa. L'osceno adulto mostro sfrutta i momenti di confusione e di indecisione, di fragilità e di debolezza per perseverare nella barbara ideologia del più forte, del superiore che cancella il più improduttivo. Si piazza insostenibile peso sulle spalle del piccolo e lo aizza, nel suo intento pedofilo sporco e inquieto, gli estirpa la radice buona, gli instilla odio e malvagità.

Niente più basi, niente fondamenta nel contesto disumano del conflitto assassino. Brancola nel buio dei suoi gesti, dei suoi pensieri, delle sue azioni, e lo si segue, lo si pedina, lo si incoraggia, lo si vorrebbe distogliere dalla decisione ormai presa… un organo suona e sembra strappargli una promessa di vita, ma lui tira avanti, meccanico e disperato.
Soluzione finale servita diligentemente dall'allievo con ingenuità fanciullesca, il suo avvelenato addio alla casa distrutta e resa incondizionata al mondo dei grandi manipolatori, il suo ultimo volo dalla casa sventrata. Un corpo di bimbo in mezzo alle macerie, ammonimento: comincia l'epoca di ricostruzione… zero verso l'anno in cui si sarà realmente capaci di costruire un futuro diverso!



In morte riscopro il significato della vita: cinema dello sguardo…

5 commenti:

  1. Stupendo quel film...Dolce Rossellini che lo dedicò al figlio morto...

    Lo riguarderò.

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  2. ed è un continuo rincorrersi di anni zero ...

    gran film

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  3. @ toupie: unanime l'ammirazione per regista e film!

    @ Antonio: sicuro, non appena ci si illude che l'anno uno sia cominciato, immediata è la presa di coscienza dell'immutabile zero! :(

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  4. capolavoro, dilaniante come pochi. Ricordo ancora perfettamente alcunque sequenze potentissime, come quando il protagonista viene cacciato innocentemente dagli altri bambini che giocano a calcio e la lunga passeggiata che si arresta fino al grande finale tra le mura di un palazzo abbandonato e decadente... e poi il vuoto.
    Immenso Rossellini, uno dei padri più importanti della cinematografia di tutti i tempi!


    ricambio i complimenti per il blog e le scelte!!! ;)

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  5. ;) ne avremo ancora di simili? mah… :/

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