martedì 4 maggio 2010

il consenso si fabbrica


In democrazia i media dovrebbero servire a scoprire e riferire la verità, non a presentare il mondo come i potenti desiderano che venga percepito. In poche parole stampa, tv, radio e internet dovrebbero proprio esistere per SERVIRE, non il potere, ma al popolo, quindi essere UTILI e non SERVI! Per far ciò dovrebbero essere indipendenti, le loro scelte frutto di criteri imparziali, professionali e oggettivi e… in questo godono dell'appoggio e del supporto servile della comunità intellettuale.
Quindi facendo un veloce calcolo, e riassumendo, INTELLETTUALI+POTENTI+PROPAGANDA-REALTÀ=POPOLAZIONE ILLUSA e IGNORANTE!
Del resto è facilmente comprensibile che, in un mondo caratterizzato dalla concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, la funzione di comunicare messaggi alla popolazione sia monopolio di un'elite dominante che spesso opera una censura proprio di quei valori e di quei codici di comportamento che porterebbero a maggiore consapevolezza e coscienza e quindi alla fine del dominio dei potenti. È una catena di montaggio e ognuno ha il suo compito ben preciso ed è un ingranaggio necessario alla difesa degli interessi particolari che dominano nella società attuale. Si può solo immaginare cosa potrebbe accadere se un pezzo del sistema fallisse o cambiasse idea. Perché voglio augurarmi che un individuo chiamato a svolgere una opera di verità e giustizia provi a un certo punto disagio e malumore. Non si può ignorare per tutta una vita lo stato d'animo di un intero paese, il livello di rabbia, la frustrazione e l'odio che si provano nei confronti di un'istituzione che non sia organizzata in maniera costruttiva, o per una nazione che non fa altro che diffondere una informazione distruttiva della popolazione sottomessa. Un sistema di propaganda, in coerenza con le proprie finalità, presenterà le persone perseguitate dai propri nemici come meritevoli di considerazione e quelle trattate con crudeltà uguale o superiore dal proprio governo come vittime non meritevoli di considerazione.
Penso che sia chiaro ormai… ci sono due serie di principi: i principi del potere e del privilegio, e i principi della verità e della giustizia. Se insegui verità e giustizia non potrai avere potere e privilegio. E ciò mi collega alla visione del mondo di Julien Benda. Sono spesso dubbiosa e in ciò vedo un pregio, non un difetto. Fortemente autocritica, penso per me, mi pongo delle domande e non dò mai niente per scontato, ho un atteggiamento scettico verso le conoscenze convenzionali e cerco di giustificarle, anche se non sempre ci riesco. Non sono nella media e nemmeno nella massa. In mezzo alla folla non sto bene, nei luoghi frequentatissimi ho mal di capo e senso di nausea, non mi sento e non mi provo, difendo la mia indipendenza morale ed intellettuale da ogni attacco di regole ferree e intransigenti, voglio rimanere permeabile alla verità difficile e repellente alla menzogna comoda!

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